Un po' fa strabuzzare gli occhi e molto fa arrabbiare la proposta arrivata al Dipartimento di Stato americano, l'equivalente del nostro ministero degli Esteri, che vorrebbe che anche i profili social di chi richiede un Esta per gli Stati Uniti rientrassero nei campi da compilare per avere il via libera.
Una stretta sulle procedure di sicurezza che al momento è soltanto una proposta e che molti sperino resti tale e che potrebbe significare per i viaggiatori l'obbligo di dichiarare la propria "presenza virtuale" insieme agli altri dati normalmente richiesti per entrare negli Stati Uniti. Sicurezza che sfocia nell'invasione della privacy tout court.
Il formulario I-94, quello per chi non ha bisogno di un visto, potrebbe così diventare più completo, forse troppo.
I dati raccolti andrebbero a facilitare le indagini, ma pure a dare un riferimento per contattare i visitatori in caso di necessità, provano ad ammorbidire la pagnotta a Washigton.Se la proposta venisse approvata sarebbe valida già da settembre. Se il controllo dei profili social si limiterà poi a ciò che gli utenti scrivono "in pubblico, questo è tutto da vedere.
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