Entriamo a Canton ma guardiamo alla Cina intera

La città di Bari ha un primato nella relazione con Guangzhou e nel 2022 sarà ancora in prima fila per l’Anno della cultura e del turismo tra Italia e Cina. Perché il dialogo tra le città conta ed è il vero laboratorio della novità

Entriamo a Canton ma guardiamo alla Cina intera

Lo scorso Novembre, su invito del Sindaco di Guangzhou, Zhu Wei, sono stato onorato dall’invito ad intervenire alla sessione plenaria del ventunesimo Global Forum of Mayors, promosso dall’associazione mondiale Metropolis. E il mio intervento è coinciso con l’anniversario dei 35 anni di gemellaggio tra la città di Bari e la città di Guangzhou (Canton). Il rapporto tra Bari e Guangzhou, gemellate sin dal 1986, ha infatti origine antiche, direi lontane nel tempo, ovvero quando le distanze tra l’Italia e la Repubblica Popolare Cinese sembravano incolmabili ed era difficile intuirne le potenzialità, in termini di cooperazione e scambio reciproco. I sindaci di allora furono assai lungimiranti e la città di Bari si onora di essere stata la prima città europea a cogliere la sfida globale della cooperazione internazionale e l’opportunità di poter collaborare con la capitale del Guangdong. E’ una ricorrenza che abbiamo celebrato dal 29 ottobre al 30 novembre qui a Bari, ospitando due mostre d’arte, Axis of Time e Side by Side, ospitando rispettivamente maestri provenienti dalle principali accademie d’arte di Guangzhou e della Cina e giovani artisti cinesi che studiano presso le Accademie di Belle Arti italiane e di Bari.

Il gemellaggio tra Bari e Guangzhou

Occasioni straordinarie per consolidare i rapporti e gli scambi culturali tra le due città, dentro una cornice più ampia di collaborazione tra l’Italia e la Cina. All’indomani della Conferenza Habitat III, promossa dalle Nazioni Unite a Quito nel 2016, sul tema dello sviluppo urbano sostenibile, le città hanno assunto sempre maggiore protagonismo sulla scena internazionale, qualificandosi come laboratori di cambiamento e di innovazione dove sperimentare e testare soluzioni e politiche all’altezza delle grandi sfide. Crisi economica, esclusione sociale, migrazioni internazionali, cambiamento climatico, sostenibilità ambientale, sono solo alcune delle grandi questioni che affliggono le nostre società e che sono state messe al centro dell’Agenda Urbana Globale, la quale si nutre espressamente della cooperazione internazionale tra le città, al cui interno maturano opportunità di scambio, di conoscenze e ispirazioni per le nostre azioni di governo urbano.

L’emergenza pandemica, del resto, ha rilanciato con forza l’esigenza di una maggior condivisione tra sindaci sulle strategie comuni da adottare in materia di salute pubblica, di prevenzione, di gestione dello spazio urbano, di sostegno agli operatori economici e ai cittadini. Ed era a questo proposito che una delegazione della Città di Bari si era recata a Guangzhou, l’ultima volta, nel novembre 2019 poco prima dell’esplosione della pandemia, rinnovando il reciproco interesse delle nostre Università a collaborare sul tema delle smart city, sulla priorità attribuita allo sviluppo portuale e fieristico, con una convergenza di sguardo sugli obiettivi della rigenerazione urbana, dell’innovazione e della cultura. Nell’ultimo e recente incontro, il 20 ottobre scorso, tra il ministro della Cultura italiano Dario Franceschini, e il ministro della Cultura e del Turismo cinese Hu Heping, al centro dei colloqui vi era proprio la collaborazione culturale tra Italia e Cina nel post pandemia e in vista del 2022 Anno della Cultura e del Turismo Italia - Cina. Si è parlato di cooperazione digitale, dell’allestimento di una grande mostra sulle origini dell’Italia e del gemellaggio tra siti italiani e cinesi patrimonio UNESCO. Anche Bari perciò vorrà realizzare qualche iniziativa artistica e culturale per celebrare l’anno 2022. In primis auspichiamo di completare l’iter con l’Ambasciata Cinese in Italia per realizzare l’Aula Confucio a Bari. Stiamo poi dialogando con la Regione Puglia per allestire in primavera una nuova mostra artistica e ci confrontiamo con la città di Guangzhou e la SCUTSouth China University of Technology per provare ad attivare un dottorato universitario congiunto internazionale su Industria 4.0.

Tutti ci auguriamo che la pandemia conceda quanto prima una tregua. Ci piacerebbe infatti poter accogliere a Bari la prossima estate i cittadini di Guangzhou e della Repubblica Popolare Cinese, per poter offrire i nostri beni museali, il nostro patrimonio teatrale e le tradizioni culturali ed enogastronomiche, il nostro mare e lo spirito di accoglienza della nostra gente. Non da ultimo, la città di Bari non dimenticherà mai la solidarietà ricevuta da Guangzhou nella drammatica circostanza dell’inizio della pandemia in Italia, quando nel marzo 2020 ci vennero gratuitamente inviate mascherine e offerti molti consigli sulle soluzioni da adottare per la prevenzione sanitaria.

Ecco, ho parlato di esperienze concrete di cooperazione e di vicinanza di popoli, che rappresentano autentici segnali di speranza per il mondo e restituiscono a tutti noi il senso di appartenere a una piattaforma di valori che condividiamo.

L’autore, Antonio Decaro, è sindaco di Bari e presidente di ANCI - Associazione nazionale comuni italiani

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