Irruzione dell'Fbi nel resort di Trump in Florida: perquisita la cassaforte, portati via documenti

Perquisizione eseguita nel resort di Palm Beach di Donald Trump: possibile violazione della legge federale sulla gestione dei documenti della Casa Bianca

Irruzione dell'Fbi nel resort di Trump in Florida: perquisita la cassaforte, portati via documenti

L'FBI ha effettuato una perquisizione all'interno del resort Mar-a-Lago di Donald Trump a Palm Beach. Gli agenti sono stati visti uscire con scatoloni carichi pieni di documenti. Secondo le prime informazioni, la perquisizione è stata effettuata nell'ambito di un'indagine sul trattamento dei documenti presidenziali, tra i quali anche alcuni riservati, che Donald Trump avrebbe conservato nella sua casa in Florida. Il Guardian riferisce che dietro potrebbe esserci una nuova causa di violazione della legge federale sulla gestione dei documenti della Casa Bianca da parte di Trump. L'ex inquilino della Casa Bianca ha commentato: "Hanno persino fatto irruzione nella mia cassaforte".

In quel momento, Donald Trump non si trovava a Palm Beach ma a New York. Secondo il figlio Eric, che ha parlato ai microfoni di Fox News, "lo scopo del raid, da quello che hanno detto, era confermare se Donald Trump avesse o meno documenti che si crede siano in suo possesso". Secondo alcune indiscrezioni, la perquisizione sarebbe connessa a un'indagine incentrata sull'accusa, da parte del dipartimento della Giustizia Usa, di aver portato via dalla Casa Bianca alcuni alcuni documenti classificati nel gennaio 2021. Un funzionario anonimo ha inoltre riferito che l'Fbi avrebbe informato "poche ore prima" i servizi segreti, che "hanno aiutato gli agenti ad accedere alla proprietà, senza però partecipare in alcun modo alla perquisizione".

Dalle prime informazioni, sembra che la Casa Bianca non sia stata informata del raid. "Non siamo stati informati in precedenza, alcuni lo hanno appreso dai mezzi di informazione, altri dai social media", hanno detto alcuni alti funzionari governativi. In una nota, Trump ha dichiarato che la perquisizione "è stata politicamente motivata, e dopo aver collaborato con tutte le agenzie governative competenti credo sia inappropriata: hanno anche aperto la mia cassaforte". Alcuni mesi fa, a febbraio, Donald Trump ha consegnato agli Archivi nazionali degli Stati Uniti un totale di 15 scatole contenenti documenti classificati, dopo che l'agenzia aveva chiesto di restituirli. In quell'occasione, gli Archivi hanno chiesto al dipartimento della Giustizia di valutare una possibile violazione della legge federale. Una fonte anonima ha riferito alla "Cnn" che alcuni consiglieri di Trump sarebbero stati interrogati dall'Fbi nei mesi di aprile e maggio proprio nel quadro dell'indagine sul recupero dei documenti.

"Questi sono tempi oscuri per la nostra nazione, mentre la mia bella casa, Mar-A-Lago a Palm Beach, Florida, è attualmente sotto assedio, occupata da un esteso gruppo di agenti Fbi", si legge ancora nel comunicato rilasciato dal tycoon. "È una persecuzione, la strumentalizzazione del sistema giudiziario, un attacco da parte dei democratici radicali di sinistra che non vogliono che mi candidi alle presidenziali del 2024, specie dopo i recenti sondaggi, e che faranno di tutto per fermare i Repubblicani e i conservatori alle imminenti elezioni di midterm", ha concluso l'ex presidente Trump.

"Siamo in una guerra politica e ideologica"organizzata dagli oppositori dell'ex presidente Usa Donald Trump che sono assolutamente impietriti dal fatto che Trump possa annunciare nelle prossime due settimane che si candiderà alla presidenza nel 2024 e che possa aggiudicarsi la nomination repubblicana e guadagnarsi la Casa Bianca", ha dichiarato Steve Bannon,

ex capo stratega della Casa Bianca all'inizio della presidenza Trump, in un'intervista su Fox News. Bannon ha aggiunto: "L'Fbi, in questo momento, è la Gestapo. Dovremmo rispondere al fuoco".

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