La febbre, i dolori, le bolle: un altro caso di "Monkeypox" in Gran Bretagna

Il paziente, che si trova ora in isolamento in ospedale, era appena tornato dall'Africa, e precisamente dalla Nigeria

La febbre, i dolori, le bolle: un altro caso di "Monkeypox" in Gran Bretagna

È stato accertato un caso di Monkeypox nel Regno Unito. L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, Ukhsa, l'ha diagnosticato in un viaggiatore che stava tornando dall’Africa, e più precisamente dalla Nigeria. Sembra che il paziente abbia contratto il virus mortale proprio nel paese africano. A rendere nota la notizia è stato il Daily Mail. Secondo il quotidiano britannico, il paziente si trova in questo momento in isolamento presso l'unità di malattie infettive del Guy's and St Thomas' Nhs Foundation Trust della Capitale londinese. Si tratta del settimo caso nel Regno Unito ed è anche l’unico registrato da quando nel 2021 due pazienti sono stati identificati nel Galles del Nord.

Cos'è il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale che si trova soprattutto nei paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale. Il virus viene chiamato vaiolo delle scimmie perché fu scoperto nel 1958 in questi animali da laboratorio. In seguito, studi su animali in Africa hanno riscontrato evidenze virologiche dell’infezione in scoiattoli, che si ritiene svolgano un ruolo importante come ospiti naturali della malattia. Studi di laboratorio hanno inoltre dimostrato che l’infezione da vaiolo delle scimmie può verificarsi anche in ratti, topi e conigli. Questa rara infezione virale può uccidere 1 persona su 10 ed è trasmissibile tra esseri umani. Colin Brown, direttore del dipartimento delle infezioni cliniche ed emergenti, Ukhsa, ha però tenuto a precisare: “Non si diffonde facilmente tra le persone e il rischio per la popolazione in generale è molto basso”.

I sintomi

Negli esseri umani le caratteristiche cliniche del vaiolo delle scimmie sono simili a quelle del vaiolo. Una dozzina di giorni dopo l’esposizione, la malattia si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi gonfi, malessere generale e spossatezza. Nell’arco di 1 –3 giorni, o anche più, dall’insorgenza della febbre, il paziente sviluppa eruzione cutanea pustolare, che di solito compare prima sul volto ma a volte anche su altre parti del corpo. Generalmente le lesioni si sviluppano in diverse fasi prima di formare la crosta e cadere. La malattia dura solitamente da due a quattro settimane. In Africa il vaiolo delle scimmie è fatale in circa il 10% delle persone che contraggono la malattia. Nella maggior parte dei casi comunque, questo virus si risolve come una lieve malattia autolimitante e la maggior parte di coloro che lo contraggono guarisce entro poche settimane. In alcune persone può però sviluppare una grave malattia.

Un portavoce del governo britannico ha spiegato che, in via del tutto precauzionale, gli esperti Ukhsa stanno lavorando in collaborazione con i colleghi del Nhs, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, e stanno rintracciando familiari e amici del paziente per poterli monitorare e rassicurare, oltre ai viaggiatori che si trovavano a bordo dello stesso aereo su cui si trovava il malato.

Nel 1970, nella Repubblica Democratica del Congo, era stato registrato il primo caso di vaiolo delle scimmie in un essere umano. Nel 2003 si è registrato un focolaio negli Stati Uniti in seguito all’importazione di alcuni roditori dall'Africa. I primi casi nel regno Unito si sono registrati nel 2018.

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