Fermato l’artista russo che diffuse video Griveaux

L’uomo è stato messo sotto custodia in un'indagine su delle violenze commesse il 31 dicembre. Il fermo non sarebbe quindi legato alla diffusione delle immagini hard del candidato sindaco di Parigi. Arrestata pure la moglie

Fermato l’artista russo che diffuse video Griveaux

Pyotr Pavlensky, l’artista russo che ha diffuso il video sessuale del candidato sindaco di Parigi Benjamin Griveaux è stato fermato nel pomeriggio di sabato 15 febbraio. L’uomo, che ha affermeto di essere il responsabile della diffusione del video hard riguardante Griveaux, a causa della quale il candidato di En Marche ha ritirato la propria candidatura, sarebbe stato posto in arresto nella giornata di ieri.

Fermato per una rissa armata a Capodanno

Pavlensky si troverebbe in custodia in seguito a un’indagine condotta in relazione ad alcune violenze commesse la notte dello scorso 31 dicembre. L’artista, rifugiato politico in Francia, era indagato da qualche settimana per aggressioni con un’arma. La sera di Capodanno infatti avrebbe partecipato a una rissa all’interno di un’abitazione sita nel VI arrondissement della Capitale francese. Un testimone, anch’esso presente al momento dei fatti, avrebbe raccontato di una discussione animata tra alcune persone, durante la quale Pavlensky avrebbe impugnato un coltello da cucina e colpito due degli ospiti alla festa. Sempre secondo alcuni testimoni, l’artista, nella colluttazione, sarebbe stato a sua volta colpito alla testa. Arrestata anche la sua compagna, interrogata ieri riguardo ad accuse di violazione della privacy e pubblicazione di immagini a sfondo sessuale senza il consenso dell'interessato.

Ieri quindi non sarebbe stato fermato a causa del video diffuso riguardante Benjamin Griveaux. Ricordiamo che lo scandalo è esploso proprio un mese prima delle elezioni a sindaco di Parigi. Le immagini intime di carattere sessuale del candidato di En Marche hanno fatto il giro del mondo, portando Griveaux a ritirare la propria candidatura. A diffondere il video sarebbe stato proprio l’artista russo fermato ieri che voleva denunciare l’ipocrisia del politico e mostrare ai francesi chi era in realtà l’uomo che aveva basato la sua campagna elettorale su enormi bugie, sfruttando la sua famiglia.

La diffusione del video per denunciare l'ipocrisia di Griveaux

Secondo Pavlensky, Griveaux aveva usato moglie e figli per proteggere un'immagine pubblica che lo ritraesse come un modello per tutti i mariti e i padri della Ville Lumiere. Il candidato sindaco aveva quindi ritirato la sua candidatura alla elezione municipale spiegando che la sua priorità in quel momento era la sua famiglia. Rinunciando alla corsa, ha lasciato così il partito di maggioranza di Emmanuel Macron privo di candidato a solo un mese dalle elezioni.

Il governo intanto si è stretto unito al suo fianco dichiarando quanto avvenuto una campagna di fango. Lo stesso Griveaux ha sottolineato di aver avuto pieno appoggio da Macron, qualunque decisione avesse scelto di prendere.

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