Da un lato l'accoglienza dai migranti, dall'altro le operazioni militari. Mentre Austria e Germania aprono le frontiere per i profughi siriani, c'è chi in Europa pensa a un impegno maggiore contro il sedicente Stato islamico.
L'opzione di attacchi aerei anche in Siria torna nel dibattito sia a Londra che a Parigi, con le autorità britanniche che puntano a portare la questione davanti ai Comuni, per iniziare già a ottobre ad agire di concerto con la coalizione internazionale e la Francia che per ora non conferma ufficialmente voci che circolano insistenti.
È il quotidiano Le Monde a scrivere che all'Esileo vorrebbero ampliare il proprio impegno contro l'Isis. Lo sostegno fonti piuttosto in alto, che per ora l'amministrazione si rifiuta di confermare. Sul punto si sarebbe già discusso due giorni fa, in una riunione sulla crisi siriana con il presidente Hollande.
Per la Gran Bretagna l'ipotesi fa parte di una più ampia strategia di contrasto del grande flusso migratorio in
arrivo dalla Siria a causa della guerra civile. Oggi le autorità hanno promesso di accogliere un certo numero di profughi, ma non oltre 15mila, e di mettere in campo l'intelligence per smantellare la rete dei trafficanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.