In Francia una cinquantina di manifestanti di estrema sinistra hanno interrotto un crèche vivante, vale a dire un presepe vivente, al grido di "Stop agli sbirri e ai fascisti", noi "siamo gli anticapitalisti".
La rappresentazione, con figuranti umani (prevalentemente bambini), della nascita di Gesù, doveva svolgersi presso la Place Saint-Georges di Tolosa fino alle 18 di sabato 14 dicembre ma è stata interrotta con due ore di anticipo a causa delle intemperanze verbali della cinquantina di militanti di sinistra che, raggruppati sui muretti che circondano la piazza, scandivano slogan contro i tutori dell’ordine pubblico e contro i "fascisti" (arruolando, a quanto pare, tra i "fascisti" i pastori, le pecorelle e i componenti della Sacra Famiglia: Gesù, Giuseppe e Maria!).
Secondo La Dépêche tutto era iniziato bene, intorno alle ore 15, quando era cominciato lo spettacolo organizzato dall'associazione Vivre Noël che aveva portato in piazza un presepe vivente "vecchio stile", organizzato secondo una tradizionale presentazione provenzale, cioè su un camion agricolo che è solitamente destinato ad iniziative di solidarietà legate al reinserimento delle persone senza lavoro.
Erano in programma diversi cori, che avrebbero dovuto susseguirsi ogni mezz'ora: il gruppo vocale femminile Mélina, un trio "flûte piano voix", suonate di Bach, Vivaldi, Donzetti, la corale dei Domenicani, il gruppo Only Voices style gospel, il Coro Evangelous, il coro "Jeune éclats de voix".
Ma alle 16 questa gioiosa esibizioni di bambini, adolescenti e adulti è stata interrotta dopo che i bambini sono stati spaventati dalle urla dei manifestanti che, prima gridando da lontano, poi avvicinandosi al camion teatrale, cercavano lo scontro con i giovani teatranti. Così i bambini sono stati fatti scendere dalla piattaforma e sono state bloccate le esibizioni di tre dei cori che ancora dovevano esibirsi.
Il sindaco di Tolosa, Jean-Luc Moudenc, ha condannato il comportamento irresponsabile dei manifestanti scrivendo, domenica 15 dicembre, su Twitter: "mi dispiace profondamente e condanno il comportamento irresponsabile dei manifestanti che ha causato l'interruzione del presente vivente organizzato dall'associazione Vivre noël autrement, che ho autorizzato come gli anni scorsi".
Anche l'Arcivescovo di Tolosa ha fatto sentire la sua voce. Attraverso un comunicato stampa monsignor Robert Le Gall, ha condannato l’interruzione di quello che ha definito "un gioioso evento durante il quale vengono cantati canti natalizi, scene del presepe interpretate da bambini e adulti, aiutati da qualche animale", un evento che "non ha altro scopo se non quello di dare profondità a questa celebrazione".
L’alto prelato di Francia si è detto rammaricato "che il semplice promemoria della nascita di Gesù e dei valori che trasmette (accoglienza degli altri, annuncio della pace e segno di tenerezza di cui tutti abbiamo bisogno) non sia più rispettato in Francia e provoca persino atti di violenza, fisica e verbale, da parte di coloro che si mettono in piedi come difensori della libertà. Invito tutti a difendere pacificamente la libertà di espressione e a rispettare la storia e le tradizioni della Francia". Una volontaria, di nome Cécile, che prendeva parte allo spettacolo, ha dichiarato con ironia: "tutti coloro che strillano non sanno che Gesù non era un borghese, ma un povero, un indigente. Mi dispiace per loro".
Solo pochi giorni fa
Papa Francesco aveva rilanciato nel mondo il significato e il valore del presepe attraverso la lettera apostolica "Admirabile Signum" mentre non erano mancate, anche quest'anno, polemiche politiche sui presepi nelle scuole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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