Fred Perry ritira la polo nera e gialla dagli Usa: "La indossa l'estrema destra"

La decisione dello storico marchio di abbigliamento dopo che una delle polo cult del brand inglese è diventata la "divisa" delle manifestazioni del gruppo suprematista americano Proud Boys

Fred Perry ritira la polo nera e gialla dagli Usa: "La indossa l'estrema destra"

L’iconica polo nera con la corona d’alloro e la doppia striscia gialla firmata Fred Perry non verrà più commercializzata negli Usa ed in Canada. I cultori del brand fondato dall'omonimo campione di Wimbledon nel 1952 dovranno rinunciare, almeno per un po’, ad indossare un capo cult. Il motivo? Negli Stati Uniti la maglietta si è trasformata nella "divisa" di un gruppo di estrema destra.

La moda della polo gialla e nera, in effetti, dilaga tra i Proud Boys, movimento suprematista che in questi giorni in America è schierato contro i manifestanti del Black Lives Matters. L’ultima manifestazione è stata indetta a Portland, in Oregon, dove due giorni fa i manifestanti anti-razzisti si sono scontrati con la polizia proprio per protestare contro la sfilata degli ultrà di destra. Il gruppo è stato creato nel 2016 a New York da Gavin McInnes, uno dei fondatori di Vice Media, e secondo il Southern Poverty Law Center, che monitora i cosiddetti "hate group", si caratterizza per una retorica "misogina e anti-islamica".

Loro, invece, si definiscono "sciovinisti occidentali che si rifiutano di chiedere scusa per aver creato il mondo moderno". Il marchio, citato dall Cnn, ha fatto sapere di "non supportare e di non essere affiliato in alcun modo con i Proud Boys". "È incredibilmente frustrante", aggiungono da Fred Perry che il gruppo si sia impadronito della corona di alloro "per i propri fini". L’azienda precisa che sta facendo il possibile per mettere fine all’associazione tra il brand e i suprematisti americani. Compreso bloccare le vendite del capo nel Nord America.

La società, che ora è di proprietà dalla Japan's Hit Union, promette che la distribuzione sarà ferma finché "l’associazione con i Proud Boys non sarà cessata". La maglietta, precisa il brand, è un capo simbolo della "subcultura British" e dovrebbe rappresentare valori come quello della "inclusività, diversità e indipendenza". Il fondatore del marchio "era figlio di un socialista della working class, membro del parlamento, che divenne un campione di tennis quando il tennis era uno sport elitario", ricordava nel 2017 il direttore generale di Fred Perry, John Flynn, descrivendo i punti di riferimento dell’azienda.

Già all’epoca gli era toccato prendere le distanze dai Proud Boys e precisare che gli ideali portati avanti dal gruppo di estrema destra "sono contrari ai nostri e a quelli delle persone con cui lavoriamo". Fino alla decisione drastica di questi giorni.

Mettere fuori produzione la polo tanto amata dalla destra americana. Prima di Fred Perry anche Facebook, Twitter e Instagram avevano bannato il gruppo dalle loro piattaforme, in applicazione delle rispettive policy contro "i gruppi che propagandano odio".

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