Un'elezione fondamentale - questa dei due scranni della Georgia valevoli per il Senato - anche per sancire il futuro dell'amministrazione targata Joe Biden. La vittoria di entrambi i seggi permetterebbe infatti ai Dem di avere degli spazi di manovra in più alla Camera alta, mentre un colpo di coda dei Repubblicani, dopo la sconfitta delle passate presidenziali, rischierebbe di compromettere le velleità programmatiche dei progressisti del duo Biden-Harris. Mentre scriviamo lo spoglio è ancora in corso, e la situazione è di sostanziale parità. In gergo, si direbbe un testa a testa.
Un seggio è già stato rivendicato dal Democratico Raphael Warnock, mentre l'altro scranno risulta al momento combattutissimo. In realtà, stiamo in entrambi i casi raccontando situazioni da stallo alla messicana. La forbice tra i due candidati, per tutte e due le contese, è ristrettissima. Con circa il 97% delle schede scrutinate, la differenza tra David Pedue, Repubblicano, e Jon Ossof, Democratico, è di circa mille voti. Quella tra Warnock e Kelly Loeffer è meno ristretta, ma comunque davvero risicata. La differenza risiede negli annunci pubblici: nel secondo caso Warnock ha già dichiarato di aver vinto: "E' stato detto che non avremmo potuto vincere questa elezione ma questa notte abbiamo provato che con la speranza, il duro lavoro e la gente dalla nostra parte, tutto è possibile", ha fatto sapere l'esponente del partito degli Obama-Clinton, così come ripercorso dall'Agi.
Il voto è stato travolto dalla notizia relativa all'audio del presidente uscente, che ha commentato l'esito delle elezioni presidenziali nello Stato sud-orientale al telefono con il segretario di Stato, peraltro un repubblicano, domandando a quanto pare di "trovare" 11mila voti, che sarebbero stati necessari a ribaltare il risultato della sfida tra Trump e Biden. Tra accuse già sollevate e tuttavia necessità di provare quali fossero le reali intenzioni di The Donald, è chiaro a tutti che i ballottaggi per il Senato della Georgia possono raccontare molto tanto del futuro di Donald Trump quanto dell'immediato avvenire della politica americana. Il presidente uscente, in questi mesi, ha continuato a parlare di brogli subiti, e ora ha addirittura annunciato iniziative a ridosso dell'insediamento di Joe Biden, dando appuntamento per la giornata odierna agli americani.
I numeri diffusi sino a questo momento sui ballottaggi non consentono di apporre la parola "fine" alla sfida per la maggioranza in Senato. Un distacco di questo tipo prevede la possibilità di procedere mediante ricorsi e riconteggi, così come abbiamo appreso per alcuni Stati rimasti in bilico per molti giorni, dopo la nottata elettorale di qualche mese fa. Lo scenario è caotico, e nulla suggerisce che la situazione possa risolversi in tempi strettissimi. Anche le borse guardano con attenzione allo scrutinio. Wall Street ha aperto al ribasso, come riportato sempre dalla fonte sopracitata. Non è del resto detto che Biden possa contare su numeri in grado di portare avanti un programma privo di ostacoli e sgambetti.
Le proiezioni pubblicate sino a questo momento raccontano di un uno a zero piuttosto assodato in favore degli asinelli, mentre gli istituti sondaggistici hanno evitato di sbilanciarsi sul confronto tra Ossof e Perdue. Nel caso il partito del presidente uscente dovesse riuscire a vincere almeno uno dei due seggi, i prossimi quattro anni di Biden si complicherebbero non poco.
Vale la pena far notare come, nel caso del seggio più combattuto, più fonti abbiano segnalato la possibilità che Ossof passi in vantaggio per via dei territori mancanti allo scrutinio. Zone che dovrebbero essere a maggioranza democratica, quindi, che potrebbero consegnare la vittoria del secondo seggio al partito del presidente eletto.
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