Germania, ricerca choc: "Boom di analfabetismo tra i giovani"

Alla base vi sarebbero gli scarsi investimenti pubblici in campo educativo varati finora dalla Merkel

Germania, ricerca choc: "Boom di analfabetismo tra i giovani"

Una recente ricerca condotta in Germania ha lanciato l’allarme circa il “crescente analfabetismo che starebbe investendo i giovani della nazione teutonica.

Secondo un’indagine condotta dall’Institute for School Development Research di Dortmund, oltre 6 milioni di tedeschi tra i 18 e i 24 anni presenterebbero “carenze drammatiche” nel leggere e nello scrivere. I ricercatori hanno infatti appurato un'“estrema difficoltà” dei giovani del Paese nello stendere un testo nella lingua nazionale che sia privo di errori di ortografia nonché nel comprendere in maniera esaustiva un paragrafo di media complessità. Oltre alle mancanze accertate sul piano della scrittura e della comprensione dei testi, i compatrioti della Merkel intenti a frequentare le università presenterebbero anche una palese incapacità nello svolgere calcoli matematici di non eccessiva difficoltà. Di tali sei milioni di individui “analfabeti”, il 52.6% sarebbe costituito da nativi teutonici, mentre il 47.4% da figli di immigrati.

L’istruzione media dei giovani tedeschi, pur essendo “in lieve miglioramento” rispetto a quella riscontrata dallo stesso ente di ricerca nel 2011, sarebbe ancora molto distante da quella sfoggiata dai pari-età della Corea del Sud e di Singapore, Paesi che, a detta degli analisti di Dortmund, presenterebbero attualmente la gioventù meglio preparata al mondo sul piano scolastico.

Gli autori dell’indagine hanno quindi evidenziato il fatto che le scarse conoscenze di base manifestate in Germania dalla “forza lavoro del futuro” rischiano di compromettere seriamente l’economia tedesca nei prossimi anni, in quanto le aziende faranno sempre più fatica a reperire personale competente e manodopera in grado di svolgere operazioni complesse.

I dati dell’Institute for School Development Research sugli scarsi risultati degli sforzi di alfabetizzazione portati avanti finora dal sistema educativo nazionale hanno subito innescato un’offensiva mediatico-parlamentare contro il governo Merkel. Ad esempio, il settimanale Der Spiegel ha imputato tale “disastro della scuola tedesca” agli scarsi investimenti pubblici nella ricerca scientifica e in ambito didattico” varati finora dalla cancelliera e dai suoi ministri.

Sul fronte parlamentare, invece, le critiche all’indirizzo dell’esecutivo di Berlino sono state lanciate dai banchi del partito sovranista AfD, i cui deputati hanno biasimato la Merkel per avere “affossato l’istruzione” operando appunto drastici tagli agli investimenti in campo educativo e “demotivando” il

corpo docente a suon di decurtazioni di stipendio. Un parlamentare nazionalista, Albrecht Glaser, ha quindi rimproverato l’esponente Cdu per “pensare più ai migranti che agli studenti e agli insegnanti tedeschi”.

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