"Sì alla cannabis legale": la svolta che spacca la Germania

La "coalizione semaforo" pare aver raggiunto un accordo: la sostanza stupefacente potrà essere utilizzata anche a scopo ricreativo

"Sì alla cannabis legale": la svolta che spacca la Germania

La notizia era già filtrata pochi giorni fa, stando a quanto riferito allora dall’agenzia di stampa americana Bloomberg, ora arriva la conferma: il nuovo governo della Germania si prepara a legalizzare l'utilizzo della cannabis per scopi ricreativi.

La cosiddetta "coalizione semaforo", così denominata perché in essa confluiscono il rosso dei socialdemocratici, il giallo dei liberali ed il verde degli ecologisti, avrebbe quindi deciso di compiere il passo decisivo. Tali forze politiche, dopo l'esito delle elezioni dello scorso 26 settembre, avevano dato avvio ad una lunga serie di confronti con lo scopo di determinare la nuova linea da seguire a livello nazionale. Proprio nell'ambito di questa negoziazione, iniziata almeno dal 27 ottobre per porre le basi del nuovo esecutivo, che dovrebbe nascere il prossimo 6 dicembre, si inserisce anche la questione della legalizzazione della cannabis. Un uso, pertanto, che dovrebbe non limitarsi più esclusivamente a motivazioni di carattere sanitario ma essere esteso in ambito ricreativo.

Durante la loro campagna elettorale, tutti e tre partiti che dovrebbero costituire la maggioranza di governo in Germania hanno sostenuto l'idea di riformare la disciplina in materia di droghe leggere e cannabis, creando una profonda divisione nel popolo. Secondo un sondaggio eseguito durante lo scorso mese di ottobre dalla German Hemp Association, il 49% dei tedeschi intervistati si sarebbe espresso positivamente dinanzi alla possibilità di arrivare alla legalizzazione della cannabis. I contrari, invece, rappresenterebbero il 46% del totale. Allo stato attuale, in Germania è in vigore sia un divieto di vendita che di possesso della sostanza stupefacente, risultata comunque la più utilizzata.

"Stiamo introducendo la distribuzione controllata di cannabis agli adulti a scopo di svago nei negozi autorizzati", hanno dichiarato, come riportato da Spiegel i negoziatori di Sps, Verdi e Fdp impegnati nella redazione di un programma comune. Una distribuzione controllata che dovrebbe, secondo gli intenti dichiarati, garantire un controllo di qualità e purezza ed al contempo una tutela dei minori. Nel rapporto redatto dai tre partiti in odore di governo, si fa riferimento anche a quattro anni di tempo necessari per poter effettuare una valutazione complessiva della riforma ed il suo impatto sociale. "Misuriamo continuamente le normative sulla base delle nuove scoperte scientifiche, ed allineiamo di conseguenza le misure di protezione della salute", si legge ancora nel documento comune della "coalizione semaforo".

Le reazioni in Italia

Anche nel nostro Paese, dove le forze politiche favorevoli alla legalizzazione della cannabis si sono impegnate a raccogliere le firme per indire un referendum popolare, arrivano le prime reazioni alla notizia. "In Germania, come previsto, la nuova maggioranza di Governo, grazie alla spinta di Liberali e Verdi, legalizzerà la cannabis", cinguetta il segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. "Le riforme sociali passano anche da qui. Più Europa è l'unico partito italiano, ahimè, ad avere cannabis legale nel suo programma. E ora? Ora al referendum!".

"La Germania è l'ennesimo Paese che va verso la legalizzazione della cannabis, ormai una normalità negli Stati democratici e civili", affonda Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, nonché relatore della legge che legalizza la coltivazione domestica di modiche quantità di cannabis.

"Se l'Italia non si muove, sarà destinata a prendere lezione dagli altri. Riprenderemo nelle prossime settimane l'iter di questo provvedimento", aggiunge in conclusione il grillino. "Un contributo che va nella direzione dello svecchiamento delle nostre norme".

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