Dopo Gran Bretagna, Francia e Germania, anche l'Italia chiude lo spazio aereo ai Boeing 737 Max 8. Già il giorno dopo lo schianto del volo ET 302 della Ethiopian Airlines, che la scorsa domenica è precipitato nei pressi di Addis Abeba 6 minuti dopo il decollo, diversi Paesi avevano optato per la messa a terra di parte della flotta.
Ma per la prima volta, Londra arriva alla decisione più drastica: bandire nel suo spazio aereo tutti i voli dei Boeing 737 Max 8, anche provenienti da altri Paesi e di ogni compagnia di bandiera. Anche l'Europa è pronta a seguire l'esempio del Regno Unito.
I primi a bandire il modello incriminato di 737 erano stati Cina, Indonesia, Cayman ed Etiopia, lunedì. Martedì mattina, poi, anche alcune compagnie di Australia, Singapore, Brasile, Corea del Sud, Malaysia e Vietnam hanno sospeso l'uso dei Boeing. Gli Usa, invece, chiedono che i software presenti su quel tipo di velivolo vengano aggiornati e modificati entro aprile, ma non hanno messo a terra gli aerei incriminati. Infine, anche la compagnia aerea low cost Norwegian Air Shuttle ha deciso di sospendere i voli con i Boeing 737 Max 8.
Ma nessuno Stato era arrivato alla misura della Gran Bretagna: l'Authority che vigila sull'Aviazione civile britannica ha vietato a tutti gli aerei Boeing 737 MAX di "arrivare, partire o sorvolare lo spazio aereo del Regno Unito".
Dopo l'annuncio della Gran Bretagna, anche Francia e Germania hanno annunciato lo stop ai Boeing 737 Max 8 nei propri cieli. La Francia, nel comunicare la decisione, ha specificato che le compagnie transalpine non dispongono del modello di velivolo in questione. Ad annunciare lo stop in Germania è stato il ministro dei Trasporti, Andreas Scheuer, parlando all'emittente n-tv:"La sicurezza viene prima di tutto: sino a quando tutti i dubbi saranno fugati, ho ordinato che lo spazio aereo tedesco sia chiuso ai Boeing 737, sin da subito".
In Italia, l'Enac ha comunicato che "dalle 21 di oggi, 12 marzo 2019, visto il perdurare della mancanza di informazioni certe in merito alla dinamica dell'incidente della Ethiopian Airlines avvenuto domenica 10 marzo e che ha coinvolto un velivolo Boeing 737 Max 8 e del precedente incidente di ottobre in Indonesia, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, per motivi precauzionali, ha disposto la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con aeromobili di questo tipo. In accordo con quanto in corso in Europa". Di conseguenza, "gli aeromobili di questo modello non possono più operare da e per gli aeroporti nazionali fino a nuove comunicazioni".
L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) era pronta a raccomandare il divieto di usare il modello di aereo incriminato sui cieli dell'Unione Europea.
In serata, infatti, ha annunciato la sospensione di "tutte le operazioni di volo di tutti gli aerei Boeing dei modelli 737-8 Max e 737-9 Max in Europa". L'Agenzia ha precisato che tale misura è stata presa in forma precauzionale, "per garantire la sicurezza dei passeggeri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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