C’è sempre una prima volta, ma per la regina Elisabetta, da 63 anni sul trono del Regno Unito, si tratterebbe di una novità veramente imbarazzante. Il personale del Castello di Windsor, una delle dimore preferite della sovrana e grande attrazione
turistica, minaccia uno sciopero per protestare contro gli stipendi ritenuti troppo bassi. Il salario di ingresso parte da 14.400 sterline l’anno (circa 19.600 euro), al di sotto della soglia ritenuta minima in Gran Bretagna. Come riporta la stampa locale, a fronte di questi stipendi, ai dipendenti del Castello vengono però richieste anche una serie di prestazioni extra non pagate, come la conduzione delle visite guidate per i turisti (paganti) o le attività di pronto soccorso in caso di necessità.
Il sindacato del Servizi pubblici e commerciali (Pcs), che rappresenta 120 dei 200 dipendenti del Castello di Windsor, sostiene che la Casa reale non abbia mantenuto la promessa fatta in precedenza di riconoscere allo staff il pagamento di queste prestazioni extra. Per questo, tra domani e il 14 aprile gli iscritti al sindacato voteranno per decidere se intraprendere un’azione sindacale. In caso di vittoria dei "sì", il personale si atterrà strettamente a quanto previsto dalle regolari mansioni, rifiutandosi di svolgere qualsiasi altra prestazione non contemplata dal contratto. Un’azione che secondo il sindacato avrà "un impatto significativo sui servizi forniti ai visitatori".
I dipendenti coinvolti nella protesta sono sostanzialmente tutti quegli addetti in divisa che presidiano i corridoi e le stanze aperte al pubblico e si occupano dei servizi di biglietteria. "È scandaloso che il personale sia pagato in modo così terribile e che gli venga richiesto di lavorare gratis per attività che portano soldi alla famiglia reale", ha commentato il segretario della Pcs, Mark Serwotka.
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