Ora sono a casa, sane e salve. A loro non è dato sapere quanti milioni di euro possa essere costato il rilascio. Eppure, appena scesa dal Falcon dell'Aeronautica che l'ha riportata in Italia, Greta Ramelli ha subito detto tra le lacrime: "Scusa mamma, ci scusiamo entrambe... con voi e con tutta l'Italia". E ha promesso di non tornare più in Siria, dove per più di cinque mesi è stata tenuta prigioniera dai ribelli. Vanessa Marzullo, al suo arrivo, si è limitata a giustificarsi: "Eravamo andate lì per aiutare i bambini...". A distanza di qualche ora, però, i toni cambiano sensibilmente. "Vanessa non ci ha chiesto scusa - ha messo in chiaro il padre Salvatore - non c'è nulla per cui chiedere scusa".
Vanessa è arrivata a casa, a Verdello (in provincia di Bergamo), oggi pomeriggio. Nella casa di via Adua ci sono il padre, la mamma, il fratello e due zie. La giovane, col cappuccio ben calato sulla fronte e la kefiah ad avvolgerle la bocca fino a nasconderle il volto, è entrata di corsa nell'abitazione: Si è affacciata frettolosamente alla porta di casa per mormorare "grazie". Un frame di pochi istanti. A parlare, all’interno dell’abitazione, è il padre. "Tutto quello che è accaduto adesso è acqua che scorre sotto i ponti - ha sottolineato Salvatore Marzullo - vogliamo dimenticare tutto". Ai presenti ha ribadito più volte che importa soltanto che "sia andato tutto bene".
Sulla casa, dove il padre, separato, vive col fratello di Vanessa, campeggiano diversi striscioni. "Bentornate Vanessa e Greta" si legge su uno esposto alla finestra. "Avrei aspettato per sempre per vederti sorridere", si legge su un altro a cui sono stati attaccati numerosi palloncini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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