Hacker russi, consigliere Trump: "Io avvelenato col polonio per danneggiarlo"

Roger Stone, amico e confidente di Trump, dice di essere stato avvelenato prima della sua deposizione al Congresso sul caso dell'intromissione russa nelle elezioni americane

Hacker russi, consigliere Trump: "Io avvelenato col polonio per danneggiarlo"

"Hanno cercato di avvelenarmi con il polonio per impedirmi di parlare riguardo all'hackeraggio russo" e poter così ridimensionare le accuse rivolte a lui direttamente e a Donald Trump. Roger Stone, il consigliere politico del neo presidente americano, in questi gorni è finito al centro delle attenzioni degli investigatori con l'accusa di aver intrattenuto legami con la Russia di Putin e aver orchestrato, in qualche modo, l'attacco hacker alle mail del Partito Democratico di Hillary Clinton.

La storia è nota. L'Fbi, e non solo, sta cercando di verificare se il Cremlino abbia in qualche modo aiutato il Partito Repubblicano per ottenere l'elezione di Donald Trump. Nei giorni scorsi l'intelligence americana ha diffuso un dossier sulle interferenze russe, fascicolo criticato sia dal magnate che dal Cremlino che l'ha definito "senza prove evidenti". Tra due giorni ci sarà la cerimonia del giuramento e a rovinargli la festa torna quotidianamente sulle prime pagine dei quotidiani britannici il questione del suo rapporto con Vladimir Putin.

Questa volta è il turno di Roger Stone. Il consigliere ha detto di essere stato colpito a dicembre da un virus debilitante che lo ha messo K.o.. Secondo quanto riferito dallo stesso Stone, i suoi medici gli hanno detto che sarebbe stato avvelenato con del polonio. Non è chiaro chi avrebbe attentato alla vita dell'uomo di fiducia di Trump. Stone parla di "nemici" interni (per la precisione il "deep state") che avrebbero voluto impedirgli di difendersi di fronte al Congresso dalle accuse che gli sono state rivolte dall'amministrazione Obama che crede fosse al corrente del desiderio di Putin di intromettersi nelle elezioni americane. Accuse che Petra ha sempre rigettato e che considera solo "bugie" atte a screditare Trump.

"Sono diventato molto male - ha raccontato Stone, come riporta il Daily Mail - 14 giorni di febbre alta, delirio, sudorazione notturna, ho avuto lesioni sul petto e alla faccia. Mi hano detto che sono stato avvelenato con il polonio o con una sostanza che ha le caratteristiche di polonio". Lui stesso ha fatto notare che il 6 dicembre, quando è andato alla Trump Tower, aveva diversi piccoli tagli al volto e al collo.

Stone non sa chi possa essere stato, ma esclude ambienti vicini alla famiglia Clinton o alla Russia. Si dice quasi certo che siano ambienti statali "nascosti" che vogliono danneggiare la nascitura amministrazione Trump.

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