Censurare Harry Potter per via della presenza d'incantesimi. Non se ne parlava da un po', ma il rapporto tra il cattolicesimo e la letteratura fantasy è sempre stato contraddistinto da complessità. Un istituto gestito dai cattolici del Tennessee ha optato con l'eliminare dalla biblioteca scolastica la saga del maghetto di Hogwarts. I 7 libri di K.R. Rowling non fanno più parte dell'elenco delle opere consultabili dagli studenti. Niente più racconti sulla pietra filosofale o sulle creature magiche tra gli scaffali, quindi.
E magari il provvedimento interessa pure le opere successive e precedenti della scrittrice britannica. Per esempio la più importante dopo l'epopea del giovane predestinato, cioè quella sugli "Animali Fantastici", che è divenuta anche una trasposizione cinematografica di successo. Pure in quella narrazione sono presenti degli incantesimi, del resto. Perché Harry Potter, stando alla versione di uno dei consacrati incaricati a Nashville, la stessa versione che è stata riportata da Fox17, può contribuire alla "evocazione di spiriti maligni".
La notizia fa il paio con quanto accaduto in Polonia nel marzo del 2019. Anche se in quella circostanza si era addirittura arrivati a bruciare dei libri. In questo caso c'è solo una disapprovazione, cui segue una scelta ben precisa. Una parte di Chiesa cattolica, quella più conservatrice e tradizionalista, continua ad associare certe letture con dei rischi concreti.
In questo caso la motivazione è stata comunicata per esteso: "Le maledizioni e gli incantesimi usati nei libri - ha scritto il sacerdote che ha deciso di radiare dall'istituto - sono vere maledizioni e incantesimi; che quando letti da un essere umano rischiano di evocare gli spiriti maligni alla presenza della persona che legge il testo". Harry Potter bandito da una scuola, ma questa volta non è un racconto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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