Le statue della città di Hatra distrutte a picconate dall'Isis

In un video di propaganda si accaniscono contro il sito archeologico. Le autorità irachene lo avevano dato per distrutto

Le statue della città di Hatra distrutte a picconate dall'Isis

Un video di propaganda distribuito dal sedicente Stato islamico e pubblicato questa notte mostra i miliziani del gruppo guidato da Abu Bakr al-Baghdadi accanirsi contro le statue del sito archeologico di Hatra, antico centro del regno dei Parti.

Hatra, un pezzo importante del patrimonio storico iracheno e dell'Unesco, era stata data per perduta a marzo, quando fonti governative avevano annunciato che l'Isis aveva messo in campo i bulldozer per distruggerla. I fotogrammi, che pure mostrano la distruzione di diverse statue e di parti della facciata, fanno invece intendere che la città non è stata rasa al suolo.

Un gruppo di archeologici del progetto Shirin, immagini satellitari alla mano, aveva detto a fine marzo che il sito di Hatra non era andato completamente distrutto. Il video dell'Isis, che mostra i miliziani accanirsi sulle statue, sembrerebbe confermarlo.

Il danno provocato dall'Isis è ancora da valutare. Nel caso di un precedente attacco contro il museo di Mosul alcune delle statue distrutte si erano rivelate repliche di oggetti messi in salvo prima che la guerra li raggiungesse. Originali, in quel caso, erano invece i lamassu assiri, figure di toro con la testa umana.

In ogni caso, è l'ennesimo esempio di come gli uomini di al-Baghdadi non abbiano nessuna intenzione di interrompere la sequenza di attacchi contro chiese, templi e manufatti, perpetrati

in Siria, Iraq e anche in Libia. L'intento degli uomini di al-Baghdadi non è tanto quello di radere al suolo il patrimonio artistico di per sè, quanto piuttosto di distruggere tutto ciò che considerano blasfemo e idolatra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica