Hollande, "Siamo in guerra, Ora controlli alle frontiere"

Le dichiarazioni del presidente francese Francois Hollande dopo il raid della polizia e della forze armate contro un covo di terroristi di Saint Denis

Hollande, "Siamo in guerra, Ora controlli alle frontiere"

Una mattinata intesa quella francese, iniziata alle 4 di notte, quando la polizia ha fatto scattare un raid per eliminare un cellula terroristica nascosta in un appartamento a Saint Denis. Un'operazione conclusa con 2 terroristi morti e 7 arresti.

Il presidente Hollande è intervenuto alla conferenza dei sindaci francesi ringranziando in primo luogo le forze dell'ordine e le forze armate intervenute questa mattina nei blitz vicino allo Stade de France. Dopodiché, ha ricordato le 129 vittime che hanno perso le vita il 13 novembre, sottolineando che "l'organizzazione jihadista Daesh (l'Isis) dispone di un esercito, di risorse finanziarie, occupa un territorio, ha complici in Europa, anche in Francia, grazie a giovani islamici radicalizzati e ha ucciso qui da noi" giustificando così l'assalto di stamattina Saint Denis. Inoltre ha dichiarato "La Francia è fiera di disporre di forze dell'ordine di cosi alta qualità per proteggere i nostri cittadini".

Hollande ha prolungato lo stato d'emergenza: "Voglio che tutta la potenza dello Stato sia messa a servizio dei cittadini", ha sottolineato Hollande, enumerando tutte le misure decise per rafforzare la sicurezza del Paese, ho deciso di ristabilire i controlli alle frontiere nel

rispetto dei trattati europei". Ma aggiunge che "La Francia resterà un paese di libertà, movimento e cultura che non cede mai alla paura, deve rimanere la stessa, è nostro dovere continuare la nostra vita".

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