I cattolici delle Filippine in piazza contro Duterte

Migliaia di morti nelle campagne anti-droga. "È cultura della violenza"

I cattolici delle Filippine in piazza contro Duterte

Ventimila persone hanno partecipato nelle Filippinealla "Marcia per la lifa", la metà secondo i dati della polizia, ma comunque tanti. Migliaia di cattolici che si sono riuniti in quella che loro stessi hano definito come una "prova di forza" per condannare le migliaia di omicidi extragiudiziali che da tempo si susseguono nel Paese, all'interno della imponente campagna anti-droga montata dal presidente Rodrigo Duterte.

Condannano la "diffusione della cultura della violenza" i cattolici del Paese, forti di statistiche che parlano di 7.000 morti da che, solo otto mesi fa, Duterte ha preso il potere, ordinando una guerra senza precedenti né esclusione di colpi contro il crimine e lo spaccio in particolare.

Una mossa che non ha mancato di raccogliere consensi nelle Filippine, ma che è fortemente condannata dalla Chiesa locale. "Dobbiamo farci sentire. Questo è già una prova di forza da parte dei credenti, per dire che non vogliono questi omicidi extragiudiziali", ha commentato Broderick Pabillo, vescovo di Manila, sentito all'Afp.

Una divergenza d'opinioni non nuova.

Basti ricordare che a più riprese Duterte ha condannato la Chiesa, definendola "piena di m****". Proprio le alte cariche cattoliche hanno guidato, nel 2001, la rivolta che ha aiutato a cacciare l'allora presidente Estrada per accuse di corruzione.

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