I Golden Globe contro Trump: Hollywood difende gli stranieri

Trump ancora sotto attacco. Ai Golden Globe è satira a senso unico. Meryl Streep: "Approfitta della sua posizione di potere per bullizzare gli altri"

I Golden Globe contro Trump: Hollywood difende gli stranieri

I Golden Globe si schierano contro Donald Trump. Dal presentatore Jimmy Fallon a Meryl Streep le tirate contro il neo presidente eletto ha raccolto, alla 74esima edizione della kermesse, scrosci di applausi. L'attrice tre volte premio Oscar, in particolar modo, ha detto che la performance più straziante dell'anno è stata "quando la persona che chiede di sedersi sullo scranno più rispettato del nostro Paese ha preso in giro un giornalista disabile".

Senza mai nominare il presidente eletto Meryl Streep, che ha ricevuto il premier alla carriera Cecil B. DeMille, ha approfittato del suo discorso per difendere la stampa e gli stranieri. "Chi siamo? E cos'è Hollywood in fondo? È solo in gruppo di persone che arrivano da altri posti". Pochi attimi prima l'attrice aveva chiesto scusa per la sua voce, facendo notare però che "qualche tempo fa" aveva "perso la testa". E poi l'affondo: "Tutti noi in questa sala apparteniamo ai settori più vilipesi, gli stranieri e la stampa". Durante la sua sparata Meryl Street ha ricordato il cosmopolitismo del cinema, facendo i nomi di alcuni degli attori che non sono nati negli Stati Uniti. "Hollywood è pieno di stranieri - ha aggiunto - se li cacciamo tutti, non avremo più nulla da guardare se non il football e le arti marziali (che non sono le arti...)".

Meryl Streep ha poi ricordato, sempre senza fare il nome del neo presidente, quando in campagna elettorale il tycoon prese in giro il cronista disabile del New York Times, Serge Kovaleski. "Mi spezzò il cuore", ha detto l'attrice osservando che "quando qualcuno approfitta della sua posizione di potere per bullizzare gli altri, si perde tutti". "La mancanza di rispetto porta altra mancanza di rispetto e la violenza invita alla violenza". "Abbiamo bisogno che la stampa difenda e porti alla luce tutte le storia, che faccia in modo che i potenti rispondano delle proprie azioni - ha, quindi, concluso - tutti noi dobbiamo appoggiare i nostri giornalisti perchè ne abbiamo bisogno".

Il gala era cominciato con un altro affondo nei confronti di Trump. Il presentatore, Jimmy Fallon, aveva detto che "i Golden Globes sono uno dei pochi luoghi negli Stati Uniti in cui si rispetta ancora il voto popolare". E aveva paragonato il presidente eletto, senza nominarlo espressamente, al malvagio re Joffrey del Trono di spade.

Contattato telefonicamente in piena notte dal New York Times, Trump ha ammesso di non aver visto la cerimonia di premiazione, ma si è comunque detto "non sorpreso" del fatto di essere attaccato dagli attori liberal di Hollywood. E ha ricordato che Meryl Streep è "un'amante di Hillary" Clinton. Quanto a Kovaleski, il tycoon ha preso le distanze dalle accuse: "Non ho mai preso in giro nessuno.

Sono stato chiamato in causa da un giornalista che era nervoso perchè aveva cambiato storia - ha concluso - la gente continua a dire che l'ho preso in giro, come se Meryl Streep o qualcun altro potesse leggere nella mia mente. Ma non ho fatto nulla di tutto questo".

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