Nella moda ci sono dei trends, anche se cambia veloce per natura passando da sfilate, presentazioni, campagne vendita, distribuzione, negozi e la sfera della sua comunicazione ed è frivola, favolosa o può causare disagio, essere caotica e molto altro. Fra le persone c’è curiosità, chi si veste secondo l’umore o a tentativi, chi non si lamenta o chi dice di non capire, ma si può fare chiarezza.
Oggi moda e haute couture sono distinte in modo moderno e i nomi streetstyle o couture hanno mille volti. Si rielabora un concept, un materiale, una silhouette, un tessuto, un drappeggio, l’industria è intricata e il concetto di stagionalità è incoerente. Ci sono abiti semplici o molto elaborati, spesso legati a simboli culturali o di costume. Le sfilate in Europa sono a Milano, Pitti a Firenze, Londra e Parigi o selezionate città e ci sono fondazioni e musei per capire la storia.
Nei trends che contaminano un po’ tutto, ci sono i colori e quelli che vanno, al di là dei fluo e dell’eterno nero, ci sono grigi tenui, mandorla e cammello, giallo lime o speziato. Poi arancione, rosso papavero e bordeaux. Fucsia e colori pastello anche in primavera, rosa, azzurro, lilla e viola. Tonalità di verde e blu che virano dal turchese al profondo colore dell’oceano, mentre sono presenti colori metallizzati e silver in ambito interior design, architettura e moda, soprattutto dal 2019.
In questo autunno, quasi inverno, fra le realizzazioni di stilisti, sostituti e talenti, oltre allo stile formale, c’è qualcosa di sportivo e ci sono incursioni dell’arte. Il fast fashion con i prezzi bassi può venirci incontro, ma se desideriamo qualcosa di carino dalle aziende storiche Made in Italy, qualcuna resiste bene, altre sono state acquisite o sono danneggiate perchè ci sono problemi internazionali relativi a sostenibilità e innovazione fra loghi, pellami, tessuti, tecnologia, brevetti, copyright e altre regole e leggi da rispettare. Però ci sono note positive, perché se commettiamo sbagli o non siamo più contenti, si può rivendere un acquisto, anche nel web, stando attenti ai canali illegali.
Nello streetstyle, abbigliamento nè casual come un jeans e una t-shirt ma nemmeno troppo sportivo, indossato anche da persone famose e rapper, ci sono molte tendenze, ma ha il problema di aver preso talmente tanta quota che qualcuno reclama di tornare ad una acclamata ricerca dell’eleganza perché si rischia di esagerare. I colossi americani vanno in sold out in modi al di fuori del comune per trends legati ai sensi di appartenenza e, per certe mode o le tute, sembrava finita lo loro era, ma al contrario sono diventate talmente suggestive, da essere prodotte da tutti e, nelle linee luxury, ci sono anche ricche di ricami e applicazioni, tanto da essere pezzi couture dai prezzi esorbitanti, non per sport, dove l’ideale è qualcosa di più semplice o di performante dedicato.
Lo streetstyle non è nocivo e si alle sneakers e alla comodità, dai modelli classici in canvas, con logo, futuristiche, ultratecnologiche, trekking e vegane, ma, possiamo provare altre soluzioni, ogni tanto.
Per uomo classico in streetwear couture, c'è abbigliamento urbano sartoriale chic, dove ci sono parka, felpe e maglie con design di bussole e binocoli, piumini e cappellini da baseball, mentre l’estate sarà ricca di colori soft e delicati. Per l’uomo è semplice perché c’è l’abito, le sartorie italiane di riferimento a cui rivolgersi per provare una tonalità di colore o il design di una nuova camicia o cravatta. Si può essere eleganti con uno stile basato sull’essenziale, un completo gessato o dall’aspetto grafico, che si può spezzare e indossare in modo informale con dolcevita, denim, pantaloni beige, accostato a classiche stringate, tennis o mocassini, per esempio. La propria individualità è la cosa più importante e silhouette asciutte, giacche doppiopetto, bomber a kimono, capispalla che omaggiano il mondo della montagna e dell’outdoor fra montoni, giacche di capra e texture raffinate e romantiche anche se sportive la evidenziano.
Mentre per chi è più ribelle il denim, uno zaino, una giacca di pelle e delle maglie che evocano l'universo rock, teschi o playboy sono l'ideale.
Nella donna ci sono idee legate al west, forme e tessuti dalle forme irregolari, come maniche a mezzaluna, vita alta, jumpsuit, frange, stivali texani, suede, stampe patchwork, anche per camicie molto scollate, da indossare con mantelle. Andando verso anni 60-70, dove Twiggy è un’icona, righe, anche a trama larga, scarpe come la Mary Jane, pantaloni a zampa e tartan per cappotti, blazer o gonne oppure abiti in velluto.
Per essere minimal, avere un’immagine internazionale, un aspetto androgino, curato ma sexy, abiti neri di lana o pantaloni larghi, giacche di pelle, stivaletti bianchi in cuoio, stringati neri, cuissardes o spessi in gomma. Il fashion design d’avanguardia s'immerge tra strati, tagli dark, tecnologia e richiami anni 80-90. Gli stilisti hanno mescolato un po’ le carte, uomo e donna a volte sfilano insieme e certi trends sono in contrasto, ma tornando al lungo inverno, a cosa c'è nei negozi e a come abbinarlo, la lunghezza va a braccetto con un senso di leggerezza ricercato.
Nei capispalla donna, cappotti lunghi su maglie lunghe e gonne couture o giacchine e pellicce, possibilmente eco, su abiti extralong romantici e floreali e, per un senso di eleganza più formale tailleur, anche in versione corta con shorts un po’ fluidi o classico in tweed, minibouclè e stampa pattern per acquisti deluxe, da indossare con décolletté e altri modelli.
I pullover vanno acquistati di tessuti di provenienza italiana se possibile. Le scritte possono farci compagnia oppure ci sono altri disegni, animalier, militare, dettagli scandinavi, che si ripetono come leitmotiv. La camicia si può provare ad indossare in modo un po' rigoroso tutta abbottonata e per i pantaloni, skinny, cropped, jeans, palazzo, a preferenza. Mentre nelle collezioni primavera ci sarà altro di decostruito o decadente non è chiaro, ma c’è molta libertà e ci sono forme a trapezio, babydolldress, spalline sottili, scarpe con trasparenze e pantaloni chiamati ciclisti che avranno la meglio.
I minidress con particolare drappeggio sono una tendenza delle signore che arriva dall'haute couture di Parigi che si possono utilizzare per le serate cocktail al posto di lunghi abiti plissè o altri lavorati.
Non scordarsi degli accessori e delle borse iconiche, mini o a secchiello che accompagnano le borse del lavoro o le valigie per avere sempre tutto a portata di mano e mai sottovalutare i dettagli scintillanti, soprattutto per le feste natalizie. Per tutto l’anno, cerchietti, spille e fermagli per capelli e via libera a guanti, sciarpe e cappelli per il maltempo!
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