India, accusare qualcuno di stregoneria è diventato un crimine

Dal duemila ad oggi sarebbe state circa 2 mila le persone uccise nelle zone rurali dell'India con l'accusa di stregoneria

India, accusare qualcuno di stregoneria è diventato un crimine

In India il governo di Assam, uno stato del nord-est, che conta più di 30 milioni di abitanti ed è attanagliato da problemi di arretratezza economica e sociale, ha approvato una legge che rende un crimine accusare qualcuno di essere una strega o uno stregone.

In certe zone dello stato (e anche in altre aree dell'India) sono stati diversi, negli ultimi anni, gli episodi di violenza che hanno coinvolto diverse persone accusate di stregoneria. Secondo Aljazeera dal duemila ad oggi sarebbe state circa 2 mila le persone uccise nelle zone rurali dell'India con l'accusa di stregoneria. La maggior parte delle vittime di questa follia omicida era di sesso femminile.

Dall'India, per le donne, nel giro di poche ore, sono arrivate anche altre due buone notizie. La Corte Suprema ha ribaltato il divieto di ingresso per le donne nel tempio Sabarimala Ayyappa. I giudici supremi del paese hanno dichiarato incostituzionale il divieto di ingresso delle donne, di età compresa dai 10 a 50, in uno dei più sacri templi indù del Paese (che si trova nello stato meridionale del Kerala) dove, si stima, ogni anno circa circa un milione di indù vanno in pellegrinaggio, per pregare la divinità Ayyappa.

"La religione non può essere una copertura per negare alle donne il diritto di culto ... o per trattare le donne come figli di un Dio minore", si legge nella sentenza. "La sentenza odierna può influenzare altre restrizioni simili come 'le donne cristiane non possono diventare sacerdoti'. Tutte queste cose possono ora essere messi in discussione", ha detto l'avvocato per i diritti delle donne Flavia Agnes ad Al Jazeera.

Il divieto per queste fasce d'età femminili, a quanto pare, è legato alle mestruazioni e al sangue mestruale che è considerato impuro da molte comunità. Accade così che in diverse città e paesi le ragazze e le donne con le mestruazioni non sono autorizzate a preparare il cibo, entrare in un tempio o toccare un oggetto. I gruppi indù conservatori hanno reagito sfidando la decisione del tribunale supremo. "Faremo una petizione per la revisione della decisione entro la prima settimana di ottobre", ha detto Rahul Easwar, presidente della Ayyappa Dharma Sena.

Altra buona notizia per le donne indiane riguarda l'adulterio che non sarà più considerato un crimine. La Corte di New Delhi ha stabilito, infatti, che l'adulterio non sarà più considerato un crimine ma rimarrà valido per stabilire le ragioni per il divorzio. La norma, dichiarata incostituzionale e discriminatoria, risaliva ad una legge di epoca coloniale ed era una prescrizione che risaliva a 158 anni fa.

Il governo indiano si era opposto alla depenalizzazione dell'adulterio affermando che questa scelta avrebbe eroso la santità del matrimonio e il tessuto della società in generale. Gli attivisti per i diritti delle donne hanno, invece, accolto con favore la sentenza. La "rottamazione di questa norma era attesa da tempo ed è molto gradito", ha detto ad Al Jazeera Kavita Krishnan, segretaria dell'Associazione indiana delle donne progressiste.

Negli ultimi tempi una serie di recenti sentenze liberal-progressiste della Corte Suprema indiana hanno mutato norme profondamente conservatrici e patriarcali. Tra i vari cambiamenti, è stato depenalizzato il sesso tra gay.

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