Indonesia, governo contro nudità presenti nell'arte occidentale

Forti critiche alla campagna censoria promossa dal governo di Giacarta sono state espresse dai parlamentari del fronte centista

Indonesia, governo contro nudità presenti nell'arte occidentale

Il governo dell’Indonesia ha in questi giorni lanciato una campagna per la salvaguardia della purezza islamica della nazione contro la “degenerata arte occidentale”.

L’iniziativa censoria, sollecitata dagli ambient musulmani conservatori, si svilupperà attraverso la “copertura” delle nudità raffigurate su tutte le statue e i dipinti presenti nel Paese asiatico e ispirati ai canoni estetici euro-americani. Secondo Puan Maharani, ministro per gli Affari religiosi e culturali, la popolazione indonesiana sarebbe stata finora esposta senza alcuna protezione alle “influenze negative” esercitate sull’animo umano dalle “oscenità” presenti nelle opere d’arte di fattura occidentale. Di conseguenza, la scelta moralizzatrice adottata dal governo di Giacarta mira a scongiurare che lo Stato-arcipelago possa allontanarsi dai suoi valori tradizionali, quelli indicati dalla sharia.

La campagna censoria voluta dalle istituzioni ha già trovato attuazione mediante l’applicazione di significative “correzioni” alle statue rappresentative dei canoni estetici occidentali esposte nei parchi pubblici del Paese. Ad esempio, quelle presenti nell’Ancol Dreamland, una delle principali aree verdi della capitale indonesiana, e raffiguranti sirene a seno nudo sono state già, per mano di funzionari governativi, avvolte in delle stole dorate idonee a nasconderne l’intero petto.

Altre operazioni di copertura, secondo i media locali, sarebbero in corso ai danni delle statue “oscene” installate nei centri commerciali di Giacarta. L’iniziativa moralizzatrice delle autorità dovrebbe poi colpire i musei indonesiani di arte occidentale, pieni, a detta dell’esecutivo e dei leader islamici radicali, di marmi e quadri “fonti di perversione”.

La campagna avviata recentemente dal governo, mirante a restaurare la purezza maomettana nazionale, ha subito suscitato forti critiche da parte delle forze politiche di opposizione.

Ad esempio, il Democratic Party, di ispirazione centrista, ha accusato, per bocca di alcuni suoi parlamentari, l’esecutivo del presidente Widodo di esseri piegato, dichiarando guerra all’arte euro-americana, alle “pressioni oscurantiste” esercitate dagli ambienti musulmani intransigenti. Sempre ad avviso degli esponenti del partito in questione, l’iniziativa censoria varata dalle istituzioni di Giacarta trasformerà l’Indonesia in un regime teocratico identico a quello iraniano.

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