Investimenti in sette Paesi africani. Il piano europeo anti-immigrazione

Dal Niger alla Tunisia, Bruxelles punta a intervenire sugli Stati più esposti

Investimenti in sette Paesi africani. Il piano europeo anti-immigrazione

Si parla di sostegni politici, ma pure diplomatici e di investimenti finanziari. Arriveranno dall'Europa, destinati a sette Paesi africani, con l'obiettivo di fermare o se non altro di mettere un freno all'ondata immigratoria diretta verso il Vecchio continente.

Il piano della Commissione europea è destinato a Tunisia, Senegal, Ghana, Niger, Egitto, Nigeria e Costa d'Avorio. Sono questi i primi sette Paesi di un totale di sedici con cui Bruxelles intende stringere accordi per investimenti infrastrutturali, destinati a Stati tra i più esposti alla migrazione.

L'intenzione è quella di replicare quanto fatto per chiudere la rotta balcanica.

Il primo destinatario di un miliardo di euro potrebbe essere il Niger, in una politica che mira anche a far riconquistare terreno in Africa all'Unione Europea, laddove lo strapotere cinese è difficile da arginare.

Il piano prevede anche l'avvio di campi d'accoglienza in sette Paesi africani.

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