Trenta leader tribali sunniti sono stati giustiziati dagli uomini dell'Isis nella città irachena di Hit, nel nord-ovest del Paese. Prima dell'esecuzione, i trenta condannati sono stati fatti sfilare in una sorta di moderno autodafé: i miliziani del Califfato li hanno costretti a marciare tra due file di pubblico, mentre la popolazione locale veniva informata dagli altoparlanti che si trattava di traditori ed apostati della fede, catturati in combattimento.
Una volta eseguita la condanna a morte, le salme dei prigionieri sono state abbandonate nella polvere, esposte al ludibrio della folla che le riprendeva con i telefonini.
La città di Hit, che sorge sulla riva destra dell'Eurate e fa parte del governatorato di Al-Anbar, è stata recentemente teatro di violentissimi scontri tra i terroristi del Califfato e le varie forze militari che ad essi cercano di opporsi. In particolare, gli uomini catturati ed assassinati nei giorni scorsi avrebbero fatto parte di un gruppo di resistenza anti-Isis impegnato in operazioni di guerriglia all'interno del centro urbano.
Il governatore della
provincia di Al-Anbar, Sabah Karhout, ha spiegato che le tribù sunnite impegnate in questa lotta necessitano di sempre maggiori aiuti e ha definito le esecuzioni degli ultimi giorni un "crimine contro l'umanità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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