Netanyahu al primo posto, Unione Sionista dietro dopo che gli exit-poll avevano dato i due sfidanti testa a testa. E un terzo piazzamento per i partiti arabi, che a queste elezioni in Israele si sono presentati uniti, per ottenere un peso maggiore nel processo politico.
A urne chiuse sono questi i risultati del voto israeliano, con Netanyahu che punta alla creazione di una coalizione di governo spostata a destra, includendo partiti nazionalisti e religiosi, e altri leader politici che si leccano le ferite. Tra questi c'è certamente Zehava Gal-On, leader della sinistra di Meretz.
Sono soltanto quattro i seggi portati a casa dal partito alla Knesset. Per questa ragione la Gal-On ha annunciato che lascerà il suo posto, facendo spazio a un'altra donna, Tamar Zandberg, la numero cinque della lista. La guida del partito dovrebbe invece andare al numero 2, Ilan Gilon, che ha però detto di non accettare il passo indietro, così come la Zandberg.
Già prima che si aprissero le urne, ricorda la stampa israeliana, la leader di Meretz aveva annunciato che se il partito avesse fatto peggio del previsto si sarebbe assunta le sue responsabilità.
I sondaggi prevedevano un risultato tra i cinque e i sei seggi.Gal-On potrebbe entrare alla Knesset solo a patto che la sua formazione ottenesse un quinto seggio. A dire se sarà così sarà il conteggio degli ultimi voti.
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