Due uomini sospettati del rapimento di tre adolescenti israeliani a giugno, a cui ha fatto seguito una lunga offensiva nella Striscia di Gaza, sono morti durante una sparatoria con l'esercito israeliano a Hebron. A dare la notizia il portavoce delle forze militari, Peter Lerner, che ha annunciato la morte di Amar Abu-Eish e di Marwan Kawasmeh.
Secondo l'agenzia d'intelligence Shin Bet, citata dal quotidiano israeliano Haaretz, i sospetti si nascondevano in una casa in Cisgiordania. Lerner ha spiegato che l'esercito ha aperto il fuoco e i due hanno riposto, rimanendo uccisi. Durante l'operazione dell'esercito tre membri della famiglia Kawasmeh sono stati arrestati.
Abu-Eish e Kawasmeh avrebbero rapito il 12 giugno scorso Eyal Yifrah (19 anni) Gilad Shaar (16) e Naftali Fraenkel (16), poi uccisi. Gli adolescenti furono trovati morti tre settimane dopo la loro scomparsa, uccisi probabilmente poco dopo il loro sequestro.
Dopo il rapimento, per alcuni mesi Hamas, che governa la Striscia di Gaza, aveva negato responsabilità nei fatti. Uno dei leader, Khaled Meshaal, aveva sostenuto in un'intervista con Al Jazeera di non sapere a chi andasse attribuita l'azione, un altro aveva invece chiamato in causa uomini delle brigate al-Qassam.
Colloqui al Cairo
538em;">La morte di Abu-Eish e Kawasmeh mette a rischio i nuovi colloqui per il cessate il fuoco al via al Cairo, per dare seguito all'accordo provvisorio firmato il 26 agosto scorso. La delegazione palestinese ha annunciato in mattinata che le trattative andranno avanti, ma solo dopo avere detto di essere pronta a lasciare il tavolo.
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