Kiev accusa Mosca: "I russi vogliono far saltare la centrale di Zaporizhzhia"

Lo stato maggiore ucraino teme un "false flag" russo da attuare con la distruzione della centrale nucleare più grande d'Europa

Kiev accusa Mosca: "I russi vogliono far saltare la centrale di Zaporizhzhia"

È una vera e propria guerra di nervi quella adesso in corso in Ucraina. Se Mosca nei giorni scorsi ha accusato Kiev di voler utilizzare una “bomba sporca” per intensificare l'escalation, dalla capitale ucraina sono emersi oggi sospetti di segno opposto.

In particolare, lo stato maggiore dell'esercito di Kiev ha messo in guardia circa la volontà russa di far esplodere la centrale nucleare di Zaporizhzhia al fine di incolpare l'Ucraina. L'accusa quindi è quella di voler pianificare un cosiddetto “false flag” e poter avere la scusante per accelerare le operazioni militari nel sud del Paese.

I timori di Kiev

A lanciare l'allarme è stato il generale di brigata Alexei Gromov, vice capo del Dipartimento operativo principale dello Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina. Le sue dichiarazioni sono state riprese su Ukrainska Pravda e riguardano per l'appunto il possibile piano di Mosca a Zaporizhzhia. “È possibile che il nemico abbia tratto alcune conclusioni dal suo infruttuoso raggruppamento di truppe il mese scorso nella direzione di Kharkiv - ha detto - Tenendo conto della mancanza di umanità nel cosiddetto secondo esercito del mondo, del rispetto delle convenzioni internazionali, come oltre alle bugie patologiche di tutti i politici e propagandisti del Cremlino, il nemico può prendere decisioni difficili".

"Tenendo conto delle ultime dichiarazioni della Federazione Russa in merito alla bomba sporca - si legge ancora - non è escluso che gli occupanti possano organizzare esplosioni presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia con l'obiettivo di metterla definitivamente fuori servizio e provocare un disastro locale accusando l'Ucraina".

L'impianto atomico in questione, il più grande in Europa, durante l'attuale conflitto è stato già più volte al centro di scambi di accuse tra le parti. L'area, situata nell'oblast di Zaporizhzhia a circa 30 km dal capoluogo, è stata conquistata dai russi nello scorso mese di marzo. Mosca in estate ha parlato di raid ucraini nelle zone vicine ai reattori, mentre Kiev ha puntato il dito sul fatto che le forze russe avrebbero trasformato la centrale in una base militare.

Sul posto tra agosto e settembre sono intervenuti ispettori dell'Aiea, l'agenzia delle Nazioni Unite per il controllo nucleare, i quali pur non rilevando anomalie hanno lanciato le proprie preoccupazioni sulla sicurezza. Dall'11 settembre scorso tutti e sei i reattori risultano spenti, questo però ovviamente non rende un eventuale incidente nell'area meno drammatico.

Da qui i timori rilanciati da Kiev circa la volontà russa di porre dell'esplosivo e accusare gli ucraini. Anche una minima esplosione potrebbe rilasciare grandi quantità di materiale radioattivo e nocivo nell'area. Secondo gli ucraini però, almeno stando alle dichiarazioni del generale Gromov, Mosca sarebbe ugualmente disposta a creare l'incidente.

In tal modo otterrebbe due risultati: accusare l'Ucraina della sciagura, provando quindi a mettere in cattiva luce il governo di Kiev, e disabilitare per sempre la centrale privando gli ucraini del grande apporto di energia derivante dalla struttura di Zaporizhzhia.

Situazione molto tesa

L'impressione è che si sta andando verso un'ulteriore degenerazione della tensione. Domenica il ministro della Difesa russo Shoigu ha chiamato i suoi omologhi di Usa, Gran Bretagna, Turchia e Francia per avvisare tutti delle preoccupazioni di Mosca circa la volontà ucraina di usare la cosiddetta “bomba sporca”.

Un ordigno convenzionale cioè, ma contenente materiale atomico e da sparare contro il proprio territorio per poter accusare i russi. Adesso invece sono gli ucraini a parlare di un possibile false flag russo.

La speranza, tra i corridoi diplomatici, è che sia Mosca che Kiev si rendano conto che un'incidente nucleare a Zaporizhzhia creerebbe danni enormi tanto in Ucraina quanto in Russia. E che quindi nessuna delle parti provi a innescare ulteriori micce.

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