Kosovo, quelle 14enni "salvate" dalle grinfie dell'Isis

Frequentano la terza media, sono state fermate mentre si stavano recando in Siria per unirsi all'Isis. Ora sono tornate in classe: sotto sorveglianza

Kosovo, quelle 14enni "salvate" dalle grinfie dell'Isis

Altina e Qendresa, amiche d'infanzia, frequentano la terza media nella scuola elementare "Hysen Terpez" nel villaggio Terpezė, nell'est del Kosovo. Le giovani, di appena 14 anni, sono state "salvate" all'ultimo momento. Il 28 marzo, Qendresa Zejnullahu e Altina Salihu stavano andando in Siria per unirsi all'Isis. Sono state trovate senza documenti: avevano scelto la strada di attraversare illegalmente la frontiera attraverso la Macedonia. Sono state catturate dalla polizia del Kosovo. Questo "incidente" ha sconvolto tutti gli abitanti del villaggio di circa 2.200 abitanti.

Qendresa è la bambina più piccola di sette fratelli della famiglia di sette Zejnullahu. Lei voleva fare lo stesso percorso che aveva fatto il fratello Mentor, 24 anni, nel mese di novembre 2014. Anche lui però era stato arrestato dalla polizia in Albania. La sua famiglia è tra le più povere del villaggio. "Non so cosa dire, mi ha distrutto la vita, la ragazza è minorenne, qualcuno ha ingannato, ma non so chi, non parla", ha detto la madre della Qendresa, Hajrije di 53 anni. Lei spiega che la figlia aveva cominciato a parlare dell'idea di mettere il velo sulla testa, ma ha detto che non ha avuto il permesso.

Loro sono musulmani, ma non praticano regolarmente la religione, anche se il figlio andava a pregare nella moschea.

A differenza della famiglia di Qendresa, quella di Altina ha rifiutato di parlare con i media. Le due amiche d'infanzia adesso non si parlano tra di loro.

Continuano a frequentare le lezioni in classe, raccontano loro amici e coetanei. Le ragazze adesso sono sorvegliate dagli insegnanti e dall'amministrazione diella scuola. Infatti si teme che le due ragazze possano essere contattate da chi le aveva convinte a partire.

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