"Mosca ha staccato Zaporizhzhia dalla rete". Cosa succede alla centrale nucleare

L'Ucraina ha comunicato lo scollegamento dalla rete di due reattori attivi nella centrale di Zaporizhzhia. La replica di Mosca: "Collegamento ripristinato. Interruzione dovuta a bombardamenti ucraini"

"Mosca ha staccato Zaporizhzhia dalla rete". Cosa succede alla centrale nucleare

Tutti i riflettori sono puntati sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Nel primo pomeriggio, l'operatore del settore nucleare nazionale Energoatom ha lanciato un'allarme in merito allo scollegamento della struttura dalla rete elettrica ucraina deciso dalla Russia. Dopo qualche ora le autorità filorusse hanno annunciato la riconnessione della centrale, giustificando l'interruzione con presunti, pesanti bombardamenti ucraini avvenuti nell'area. Che cosa sta succedendo davvero a Zaporizhzhia?

Cosa succede alla centrale di Zaporizhzhia

Tutto è iniziato quando Energoatom ha comunicato lo scollegamento dalla rete di due reattori attivi nella centrale di Zaporizhzhia. La motivazione: un incendio alla linea elettrica. L'operatore ha quindi fatto sapere che erano in corso le attività necessarie per ricollegare uno dei blocchi del reattore alla rete. Secondo la società statale, nel momento più critico i sistemi di automazione e sicurezza dell'impianto hanno funzionato regolarmente. La decisione dell'interruzione è stata presa dalla Russia, visto che l'intera area – impianto compreso - è controllata da Mosca.

"Oggi, 25 agosto 2022, a causa degli incendi nelle discariche di ceneri della centrale termica di Zaporizhzhia, situate accanto alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l'ultima (la quarta) linea di comunicazione della centrale elettrica nucleare di Zaporizhzhia con il sistema elettrico dell'Ucraina è stata disconnessa due volte", si legge nel comunicato Energoatom. Le altre tre linee di comunicazione "erano state precedentemente danneggiate durante i bombardamenti russi", ha aggiunto l'operatore. Di conseguenza, "due unità elettriche funzionanti della stazione sono state disconnesse dalla rete". "Pertanto, le azioni degli invasori hanno causato una disconnessione completa della centrale elettrica nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica, la prima nella storia dell'impianto", ha concluso Energoatom, puntando il dito contro Mosca.

Il ripristino

Sono trascorse ore frenetiche fino a quando le autorità filorusse hanno annunciato il ripristino di una delle due unità elettriche della centrale precedentemente scollegate. Secondo Mosca, la disconnessione era stata attivata in automatico a causa dei bombardamenti ucraini. Si tratta di una versione dei fatti opposta a quella fornita da Kiev. Le autorità filorusse, in ogni caso, hanno assicurato che è stata ripristinata l'alimentazione a tutte le città e a tutti i distretti dell'Oblast.

"A seguito di un attacco delle formazioni armate ucraine alle linee elettriche nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia, il territorio della zona di sicurezza della linea aerea da 750 kV ha preso fuoco. L'incendio è stato provocato da un corto circuito sulle linee elettriche", ha spiegato Yevhen Balytskyi, capo della parte controllata dalla Russia della regione di Zaporizhzhia. Balytskyi ha spiegato che il relè di protezione di emergenza ha funzionato e che due unità di potenza sono state spente. "Subito dopo lo spegnimento dell'incendio, un'unità è stata messa in funzione. Sono in corso i lavori per ripristinare l'alimentazione elettrica della regione e avviare la seconda unità", ha fatto sapere ancora.

Ricordiamo che la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha sei reattori, ma solo due sono attualmente operativi.

Ricordiamo, inoltre, che, secondo quanto sostenuto da numerosi esperti, con una disconnessione della centrale dalla rete elettrica si potrebbe rischiare un guasto catastrofico ai sistemi di raffreddamento della stessa struttura.

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