Sanzioni Usa contro Pechino. "Per ora la Ue esclusa da dazi"

Per ora l'Unione Europea rimane fuori dalle misure imposte da Trump

Sanzioni Usa contro Pechino. "Per ora la Ue esclusa da dazi"

Tariffe e sanzioni per un valore di almeno 60 miliardi di dollari all'anno contro la Cina. C'è questo nella Section 301 action firmata da Donald Trump, che accusa Pechino di rubare segreti commerciali e tecnologici e mira così a punire il Paese di Xi Jin Ping.

Misure che colpiranno l'import cinese in circa cento categorie commerciali e limiteranno gli investimenti, ma a cui Pechino è pronta a rispondere su carni e prodotti agricoli.

Per ora l'Unione Europea, ma anche altri Paesi, saranno esclusi dai dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio annunciati dagli Stati Uniti. A metterlo in chiaro è stato Robert Lighthizer, rappresentante per il settore Commercio dell'amministrazione.

Lighthizer ha parlato al Congresso e aggiunto che al momento anche Canada e Messico sono esclusi, specificando che oltre ai due Stati confinanti ci sono altre eccezioni. "L'Europa. l'Australia, l'Argentina, il Brasile e ovviamente la Corea del Sud con la quale siamo in trattative".

Le parole di Lighthizer possono per ora suonare come una rassicurazione per Bruxelles. La commissaria europea al Commercio Cecilia Malmstroem ha detto di sperare che il segretario al Commercio americano, Wilbur Ross, raccomanderà l'esclusione per l'Unione Europea, intervenendo alla Commissione internazionale sul tema al Parlamento europeo.

"L'Italia è da sempre favorevole a un commercio libero, aperto, equo, e nell'interesse della nostra economia siamo convinti che si possa discutere con i nostri alleati americani evitando dazi e barriere e siamo confidenti che ci sia un'esenzione completa per l'Ue", aveva detto prima dell'incontro anche il premier italiano Paolo Gentiloni.

E dopo l'annuncio dei dazi di Trump, arrivano le prime conseguenze sui mercati.

Milano termina in calo dell'1,85%, Francoforte perde l'1,7%, Londra cede l'1,2% e Parigi l'1,4%. Wall Street invece crolla in rosso: il Dow Jones chiude perdendo il 2,93% a 23.960 punti. Male anche il Nasdaq che cede il 2,43% a 7.166,68 punti e l'indice S&P600 che scivola del 2,52% a 2.643,70 punti.

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