Prima notte a casa per Massimiliano Latorre. Il marò pugliese è tornato a Taranto per curarsi dopo l'ischemia che lo ha colpito mentre si trovava in India, dove è trattenuto da più di due anni, insieme al fuciliere Salvatore Girone, con l’accusa di aver ucciso due pescatori, scambiandoli per pirati. "È una persona in convalescenza che ha bisogno di riacquistare un pò di serenità", ha detto la sorella Franca ai microfoni di Sky Tg24 parlando sull'uscio dell'abitazione di via Gregorio VII al rione Tramontone.
Massimiliano Latorre è a casa della sorella, dopo essere atterrato, intorno alle 15 di ieri, all'aeroporto militare di Grottaglie dove erano ad attenderlo i famigliari, giunti a bordo di un furgoncino verde della brigata San Marco, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi. Già nella giornata di ieri Latorre è stato sottoposto a visite mediche di rito, necessarie per ottenere formalmente la licenza che gli servirà per riprendersi: Latorre resterà in Italia per quattro mesi stando a quanto deciso dall’Alta corte indiana, ottenute garanzie dell’ambasciata e dello stesso Latorre sulla certezza del rientro. "Ora c’è l’aria di casa - ha aggiunto la sorella del marò - compatibilmente con gli strapazzi per un viaggio così lungo. Non ha espresso desideri. Penso sia scontato il fatto che ritrovarsi tra le pareti domestiche possa essere un toccasana. È circondato in toto dalla famiglia, in toto e anche di più, anche da voi italiani".
La compagna di Latorre, Paola Moschetti, ha chiesto ai giornalisti rispetto per la
privacy della famiglia. "Spero che nei prossimi mesi sarà rispettato il nostro desiderio di assoluta privacy e discrezione - ha detto - è tempo che Massimiliano si concentri sui suoi cari e sulla riabilitazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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