L'Austria ha deciso di sospendere la legge sull'obbligo vaccinale contro il Covid-19: l'annuncio è stato dato dalla ministra federale per l'Ue, Karoline Edtstadler, durante una conferenza stampa a Vienna. "Abbiamo deciso di seguire il consiglio della commissione di esperti" e di "sospendere" la vaccinazione obbligatoria.
I perché della scelta
L'esecutivo ha deciso di eliminare l'obbligo per tutta la popolazione dopo avere ricevuto una relazione da parte della commissione tecnica che valutava la vaccinazione obbligatoria contro Sars-Cov-2 con sede presso Cancelleria federale. I punti decisivi contenuti nel Report riguardano due problematiche: la prima è relativa all'attuazione in sè della vaccinazione obbligatoria, se fosse opportuna e giustificata così come era stata pianificata dal punto di vista legale e medico, il secondo è il "nodo" relativo alle sanzioni, se cioé fosse possibile applicare le sanzioni per i non vaccinati entro il 15 marzo o se sarebbero state rinviate. La patata bollente è passata in mano al governo che ha deciso di sospendere l'obbligo.
"Deve decidere la coalizione"
"Tuttavia, spetta alla coalizione se seguire le rispettive raccomandazioni o decidere diversamente", si legge nel rapporto ripreso dai media austriaci, aprendo la strada alla decisione del governo di sospendere l'obbligo vaccinale. In ogni caso, gli esperti hanno già richiesto una nuova valutazione della situazione fra tre mesi. La ministra federale presso la Cancelleria, Karoline Edtstadler, ha dichiarato alla stampa che "la storia della vaccinazione obbligatoria è ricca di eventi. Proprio come il virus è in continua evoluzione, devi rimanere flessibile nell'affrontarlo. Dunque, oggi non è certo l'ultimo capitolo che scriviamo sul tema della vaccinazione obbligatoria", ha aggiunto.
Le misure austriache
Come avevamo scritto sul Giornale.it, dal 1° febbraio 2022 l'obbligo vaccinale era stato esteso a tutti coloro che non avevano ricevuto neppure una dose dai 18 anni in su, primo Paese europeo a decidere per un obbligo così esteso (in Italia vale soltanto per gli over 50). La misura era entrata in vigore dal 4 febbraio con il ministro della Salute, Wolfgang Mückstein che durante la presentazione del disegno di legge, sostenuto anche dai socialdemocratici all'opposizione, aveva definito il vaccino come un atto di solidarietà.
Come si legge su Rsi, poi, controlli e sanzioni sarebbero scattati dal 15 marzo con multe fino a 3.600 euro.
Come abbiamo appena visto, il dietrofront della giornata di oggi è stato dovuto anche al nodo sanzioni, come fare per riscuoterle senza violare i principi di legge. Le uniche persone esenti dall'obbligo erano le donne in gravidanza, chi non poteva vaccinarsi per motivi medici e i guariti da meno di 6 mesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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