Drastica svolta dell'Austria, che in questi ultimi giorni marcia risoluta verso misure sempre più rigide nei confronti dei suoi cittadini e pensa addirittura di introdurre l'obbligo vaccinale per tutti: soluzione che la renderebbe il primo paese europeo ad imporre una simile procedura nei confronti della propria popolazione.
Ad oggi l'Austria avrebbe raggiunto circa il 64,8% di popolazione vaccinata, con 15.145 casi di positività al Sars-Cov-2 e 55 morti registrati nella giornata di ieri. Numeri che hanno convinto il governo a procedere in tal senso. Dopo aver disposto il lockdown per i soggetti non vaccinati, ecco che il cancelliere Alexander Schallenberg passa a parlare di chiusura anche per coloro che hanno ricevuto il siero e che, in teoria, dovrebbero invece essere protetti. Da lunedì prossimo (22 novembre), stando a quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, la misura del lockdown riguarderà anche i vaccinati. Le province di Salisburgo e Alta Austria, considerate maggiormente colpire dall'impennata di positività, bloccheranno ogni attività.
Secondo il cancelliere si tratterebbe "dell'unica opzione". Le restrizioni, fa sapere il governo austriaco, dovrebbero durare dai 10 ai 20 giorni e saranno prese per arginare la cosiddetta quarta ondata. A quanto pare in Austria l'incidenza sarebbe arrivata a mille casi ogni 100mila abitanti.
Ma non finisce qui. Il governo starebbe seriamente pensando di imporre a tutti l'obbligo di ricevere il siero. Parlando da Innsbruck all'intera Nazione, il cancelliere Alexander Schallenberg (OeVP) ha infatti annunciato che dal prossimo 1 febbraio 2022 tutti quanti saranno costretti a sottoporsi al trattamento sanitario. "Dobbiamo guardare davanti alla realtà, chi è contro al vaccino compie un attento alla nostra salute, non vogliamo la quinta e la sesta ondata, il virus non va via, il virus resta", ha dichiarato Schallenberg, come riportato da Agi. Resta ora da vedere come reagirà il popolo austriaco ad una misura di tale portata. L'Austria sarebbe infatti il primo Paese europeo ad imporre un simile obbligo ai cittadini.
Per quanto riguarda l'Italia, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha spiegato a Il Tempo che al momento non è previsto alcun lockdown, "salvo che la gente non faccia proprio la terza dose". Aggiungendo che il Belpaese non si trova al momento nelle condizioni di Austria e Germania, Sileri ha inoltre aggiunto che chiudere i non vaccinati in casa non impedirebbe comunque la circolazione del virus.
"Quando parliamo di Austria, è un paese diversissimo. Ha una percentuale di vaccinati di dieci punti inferiore alla nostra, ed è tantissimo. E anche le fasce di età sono molto diverse: da noi i soggetti fragili e anziani sono molto più protetti", ha precisato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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