L'Economist attacca Trump: "Una minaccia globale"

Un gruppo di ricerca del settimanale Economist inserisce il miliardario americano nella top-10 dei rischi globali per l'economia mondiale

L'Economist attacca Trump: "Una minaccia globale"

Dal Regno Unito arriva un nuovo durissimo affondo contro Donald Trump. Secondo una società di ricerca del gruppo Economist la possibilità che il magnate americano diventi presidente degli Stati Uniti è da considerare una minaccia tra le dieci più pericolose al mondo. Nell'ultima edizione del rapporto sulle minacce che pesano sul pianeta, l’Economist intelligence unit (Eui) del settimanale britannico The Economist va giù pesante nei confronti del candidato repubblicano. Addirittura la sua vittoria viene considerata una minaccia pari alla possibilità che il terrorismo jihadista destabilizzi l’economia (in una scala da uno a 25, sono entrambi a quota 12).

L’ingresso del tycoon di New York alla Casa Bianca è considerato più rischioso che l’eventuale uscita del Regno Unito dall’Ue (Brexit). In cima alla scala dei rischi, l’Eui vede "l’hard landing", la brusca discesa dell’economia cinese, seguita dal fatto che l’intervento russo in Ucraina e in Siria si trasformi in una nuova "guerra fredda".

Nell'analisi catastrofista degli studiosi britannici si sottolinea come l'elezione di Trump potrebbe portare gli Stati Uniti ad avviare guerre commerciali, ad una crisi con il Messico (per la nota questione del muro anti immigrati), e addirittura verrebbe vista come una benedizione dai "reclutatori di estremisti in Medio Oriente", che sarebbero aiutati "dalla sua retorica anti-Islam". Gli analisti di Eiu ritengono comunque che Trump sarebbe sconfitto in un ipotetico duello con Hillary Clinton.

Resasi conto della "sparata", la società di ricerca ammette che è molto insolito il fatto di aver inserito una singola persona al centro di una lista di rischi globali, come ha spiegato a Politico il manager di Eiu, Robert Powell.

"Ma l'innata ostilità nei confronti di Trump da parte dei vertici repubblicani - si legge ancora nel rapporto - combinata con l'inevitabile opposizione democratica ci porterebbero a vedere molte delle sue politiche più estremiste bloccate al Congresso e queste interne tensioni minerebbero la tenuta della politica interna ed estera". Insomma, Trump finirebbe col distruggere gli Stati Uniti. E, piano piano, il mondo intero.

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