Si inasprisce lo scontro a distanza tra Gran Bretagna e Russia. Per il governo britannico è "interamente legittimo" l'uso da parte ucraina di armi fornite dalla Gran Bretagna. Lo ha precisato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un'intervista alla Bbc, il quale ha spiegato che è l'Ucraina a deciere gli obiettivi, non coloro che producono o esportano le armi. E poi, "è interamente legittimo perseguire gli obiettivi per distruggere la logistica degli oppositori e le loro forniture, garantendo sempre la salvaguardia dei civili". Heappey ha aggiunto che le forze russe "non hanno preso molto in considerazione finora" l'idea di colpire soltanto obiettivi militari e non civili che ha comportato la morte di migliaia di persone.
"Noi possiamo colpire Paesi Nato"
La risposta russa alle affermazioni britanniche non si è fatta attendere: se diventa legittimo l'uso da parte di Kiev di armi ricevute dall'Occidente per "colpire in profondità le linee di rifornimento" di Mosca in territorio russo in modo da limitare perdite e distruzione, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira "in profondità le linee di rifornimento" ucraino fin "dentro quei Paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi" che pure producono "morte e distruzione". Lo ha scritto Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, rispondendo sul suo profilo Facebook alle affermazioni del viceministro della Difesa di Londra, James Heappey. "La profondità" del viceministro della Difesa - aggiunge sarcasticamente la Zacharova - "è giusto inferiore all'intelligenza della titolare britannica degli Esteri". L'evidente riferimento è indirizzato evidentemente a Liz Truss, responsabile del Foreign Office e falco del governo Tory di Boris Johnson, già irrisa nel recente passato per alcuni svarioni geografici imputatile da Mosca.
Come cambiano i rapporti
In questa fase calda del conflitto, i Paesi Nato più potenti (Usa e Regno Unito), stanno inviando decide di droni e artiglieria pesante come i cannoni "M777 howitzer" britannici. Heappey non ha fatto riferimento alle armi utilizzate ma ha affermato che Kiev ha la possibilità di colpire in profondità i "bersagli del nemico" per "danneggiare la sua logistica e le sue linee di rifornimento". Dal canto suo, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che gli occidentali stanno "versando benzina sul fuoco" fornendo di aiuti gli Ucraini fino alla possibilità di scatenare una guerra mondiale sottolineando che sono anche altri Paesi, e non solo quelli Nato, ad aiutare l'esercito di Zelensky.
Getta acqua sul fuoco, invece, sulla possibilità di un conflitto nucleare le cui possibilità sono "infinitamente piccole". Insomma, è Russia contro tutti ancora più di prima, con la Gran Bretagna che ha deciso di fare la voce grossa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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