Il Califfo del terrore Abu Bakr Al Baghdadi è diventato un'ombra. Negli ultimi mesi si è detto tutto su di lui: che sarebbe stato ucciso dai raid della Coalizione a guida americana oppure che sarebbe stato ferito da alcune bombe. Oppure che, dopo l'avanzata dell'esercito iracheno, si sarebbe dato alla macchia, fuggendo alla guida di un'auto bianca scortato da tre bodyguard armati fino ai denti. Voci, appunto. Forse speranze di vedere la fine del regno del terrore di Al Baghdadi.
Oggi, un'altra ipotesi, questa volta avanzata dal generale delle forze di sicurezza irachene Abdolkarim Khalaf. Il Califfo avrebbe lasciato Mosul assieme agli alti gradi dell'Isis e si sarebbe diretto a Raqqa, la "capitale" siriana dello Stato islamico. Baghadi, vedendo l'imminente caduta di Mosul, avrebbe lasciato la città in mano a comandanti "inesperti nella guerra".
Continua l'avanzata su Raqqa
Le Forze della Siria democratica (Fsd) continuano l'avanzata verso Raqqa, principale feudo dello Stato islamico in Siria, e sono arrivate a 8 chilometri dalla periferia orientale della città. Secondo quanto rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, l'alleanza guidata dalle milizie curde ha preso il controllo di alcune località nell'area, dopo vari attacchi dei jihadisti.
Lo scorso 4 febbraio, le Fsd hanno annunciato la terza fase dell'offensiva 'Ira dell'Eufratè contro l'Isis a Raqqa, che si concentrerà sulla metà orientale della provincia. Intanto continuano gli attacchi nell'area ovest, su cui si è concentrata la seconda fase- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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