Il governo Merkel, su spinta del ministro della Difesa Ursula von der Leyen, ha ultimamente deciso di istituire nelle forze armate tedesche un’“unità di imam”.
In aggiunta ai tradizionali cappellani militari cattolici e protestanti, verrà infatti creato un reparto preposto a fornire assistenza spirituale ai soldati di fede coranica. L’unità di chierici maomettani, a detta del titolare della Difesa, diverrà operativa entro la fine di quest’anno.
Il ministro Cdu ha promosso tale iniziativa evidenziando la volontà dell’esecutivo federale di rendere la Bundeswehr un ambiente “sempre più accogliente” per le reclute musulmane, finora, a detta della stessa von der Leyen, “palesemente discriminate” dai vertici militari. Il fatto che i soldati islamici abbiano servito per tanti anni nelle forze armate di Berlino senza che vi fossero ufficiali-imam preposti a dare loro conforto spirituale è stato infatti bollato dal titolare della Difesa come una “grave violazione dei diritti umani”, alla quale intendono rimediare gli sforzi del governo Merkel.
L’esponente dell’esecutivo, nel presentare ai network tedeschi la sua iniziativa, si è quindi “scusata” pubblicamente, per la tardiva istituzione di un servizio di assistenza morale gestito da imam, con i 3mila individui di credo maomettano in servizio nell’esercito nazionale. La von der Leyen ha poi elogiato la dedizione e lo spirito di sacrificio delle reclute islamiche, rimarcando contestualmente i valori di tolleranza e interconfessionalità su cui si fonda la Bundeswehr.
La decisione dell’esecutivo Merkel ha immediatamente scatenato l’ira dei nazionalisti di AfD, i quali hanno bollato l’istituzione nelle forze armate di un reparto di imam come il primo passo verso l’“islamizzazione” dell’apparato militare di Berlino. Il vice-capogruppo AfD al Bundestag, Tino Chrupalla, ha quindi etichettato la scelta delle autorità come una “resa al ricatto delle comunità musulmane tedesche”, che, a detta del deputato, penserebbero ad avanzare richieste aggressive alle istituzioni federali invece di incoraggiare i propri membri a integrarsi nella società tedesca.
Il responsabile della Difesa ha però replicato alle critiche dei sovranisti precisando che la sua iniziativa non sarebbe diretta esclusivamente a vantaggio dei
musulmani. Oltre alle unità di imam, ha spiegato la von der Leyen, verranno infatti costituiti dei reparti per l’assistenza spirituale alle reclute di religione ebraica, ai Testimoni di Geova e ai seguaci del credo Bahá'í.
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