Il certificato di idoneità di Andreas Lubitz è stato rilasciato nel 2014 dal centro aeromedico della Deutsche Lufthansa AG di Monaco. Il Luftfahrtbundesamt (Lba), l’istituto medico federale tedesco, smentisce la Lufthansa che proprio ieri aveva rinfacciato allo stesso Lba le responsabilità sull'idoneità al volo del co-pilota della GermanWings che lo scorso martedì ha schiantato un Airbus A320 contro le Alpi francesi.
Uno schiaffo alla Lufthansa che adesso potrebbe ritrovarsi nei guai. Nel braccio di ferro sulle responsabilità per la strage dell'Airbus A320 della GermanWings, la posizione della compagnia tedesca sembra, infatti, mettersi piuttosto male. Lubitz soffriva di un disturbo d’ansia generalizzato. Per questo stava prendendo uno psicofarmaco antipsicotico. Eppure l'anno scorso è stato firmato il certificato medico che gli ha permesso di volare fino all'ultima, tragica tratta Barcellona-Dusseldorf. "Il Luftfahrtbundesamt non è direttamente competente per la valutazione delle idoneità a volare dei piloti - spiega Cornelia Cramer del Luftfahrtbundesamt - molto di più hanno questo incarico i centri medici (Aeromedical center AMC) e i medici del volo autorizzati (Aeromedical examiner Ame)". "Nel caso presente - afferma Cramer - questi erano il centro aeromedical della Deutsche Lufthansa di Francoforte nel 2009, e il centro aeromedical della Deutsche Lufthansa di Monaco nel 2014 per quanto riguarda il rilascio dell’attuale certificato di idoneità". Lufthansa, che ha tre centri aeromedici e venti medici specializzati, ha risposto duramente al Lba: "Anche se un pilota si rivolge a uno di questi centri, la compagnia non ha accesso agli atti medici: è a conoscenza soltanto dell’idoneità o meno a volare". Non solo. Stando alla posizione dell'aviolinea tedesca, "alla fine sull’idoneità si deve ottenere il via libera del Luftfahrt-Bundesamt".
Nelle perquisizioni delle case in cui risiedeva, l’appartamento a Dusseldorf e la villetta dei genitori, nella località di Montabaur, gli inquirenti hanno trovato anche numerosi farmaci per curare un disturbo psicosomatico. Secondo il tabloid Bild, alcuni erano sigillati. Questo potrebbe voler dire che Lubitz avesse cessato di curarsi. Il giovane co-pilota, che secondo la procura di Marsiglia si è schiantato volontariamente, portando così alla morte tutte le 149 persone a bordo, soffriva anche della cosiddetta sindrome burn out, da stress lavorativo, e doveva ingerire farmaci per dormire.
Lubitz aveva un certificato di mallatia anche per il giorno dell’incidente, ma lo aveva tenuto nascosto all'azienda. Non è chiaro se il giorno dell'incidente fosse sedato o sotto l'effetto di psicofarmaci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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