Aeroporti, scuole e trasporti pubblici nelle mani dei fondamentalisti islamici. A dirlo è un rapporto parlamentare redatto dal deputato dei Républicains, Éric Diard, e da Éric Poulliat, parlamentare di La République en marche, il partito del presidente Emmanuel Macron, i cui contenuti sono stati anticipati dal quotidiano Le Point.
Quello che è emerso dal documento, basato su oltre cinquanta audizioni con funzionari della pubblica amministrazione francese appartenenti a diversi settori, è un quadro inquietante. Nel Paese della laicità per antonomasia si prega rivolti verso la Mecca durante l’orario di lavoro e, secondo alcuni sindacalisti del trasporto pubblico parigino, la Ratp, nei capolinea dei bus sarebbero nati addirittura uffici per soli uomini. Tra i dipendenti musulmani della società c’è anche chi si rifiuta di mettersi alla guida dei bus dopo che al volante c’è stata una donna. Le segnalazioni di episodi del genere sarebbero oltre cinquemila.
Ma oltre al rispetto dei diritti, secondo la relazione che sarà resa pubblica il prossimo 26 giugno, c’è in ballo anche la sicurezza. Decine di sospetti radicalizzati lavorano per le società che si occupano di garantire la sicurezza negli scali parigini di Charles-de-Gaulle e Orly. Novantacinque dipendenti con simpatie islamiste che pregano negli spogliatoi e che attraverso uno speciale tesserino rilasciato dallo Stato hanno accesso alle aree riservate e alle sale dove vengono stipati i bagagli da imbarcare negli aerei. Dopo gli attentati al Bataclan, nella capitale francese, settanta badge rouge, come ricorda Libero, erano stati ritirati ad altrettanti sospetti islamisti. Ma i potenziali attentatori anziché essere licenziati furono trasferiti, in osservanza alla legislazione vigente in Francia, in un luogo prossimo all’aeroporto.
Anche nelle scuole sono in crescita le aggressioni a bimbi e adolescenti cattolici da parte dei loro coetanei musulmani per motivazioni religiose. Non solo, a Parigi per rispettare il Corano un insegnante avrebbe persino separato i piccoli studenti a seconda del genere. I rappresentanti sindacali dei pompieri, invece, raccontano di come in un caso sia stato necessario l’intervento di un Imam per convincere un agente ad alimentarsi durante il periodo del Ramadan. Nelle banlieu a maggioranza musulmana ormai è diventato difficoltoso anche prestare soccorso alle donne se i soccorritori sono di sesso maschile.
A preoccupare è anche la presenza di musulmani radicali tra le forze di polizia. Di per sé la radicalizzazione, spiega il quotidiano francese, non può essere causa di esclusione dal corpo di polizia e così si cerca di espellere i sospetti islamisti con altre motivazioni. È un rappresentante della categoria a raccontare la vicenda di un agente di fede musulmana, con un fratello in Siria.
L’uomo, secondo la testimonianza, aveva chiesto di accedere a diversi documenti, ed è potuto essere allontanato dal corpo di polizia soltanto dopo aver avuto una discussione in auto con un’altra persona.Una fotografia allarmante, che preoccupa le autorità francesi, soprattutto in vista dei grandi eventi che verranno ospitati nel Paese, come i Giochi Olimpici del 2024.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.