Musulmani e cristiani nello stesso tempio, in un atto simbolico per esorcizzare la guerra di religione che è stata paventata dopo la brutale uccisione di padre Jacques Hamel per mano di un commando jihadista. L'immagine ecumenica arriva da diverse chiese, in Italia e nella stessa Francia, durante l'ultima domenica di luglio. Ma, a meno di una settimana dalla saguinaria esecuzione nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, in Normandia, le minacce dei tagliagole dell'Isis ripiombano, violentissime, su tutta l'Eurropa.
I tagliagole del Califfato nero hanno pubblicato oggi il 15° numero di Dabiq, la rivista in inglese che parla ai musulmani sparsi in tutto il mondo. Per la copertina di questo mese è stata scelta un'immagine che non lascia ombra di dubbio sulla missione invocata per i fedeli di Allah. C'è, infatti, un militante con la bandiera dello Stato islamico che abbatte una croce dal tetto di una chiesa. "Break the cross" è il titolo in basso, cioè "Distruggere la croce". Nella rivista vengono raccontate le storie di combattenti originari di America, Canada, Finlandia e Trinidad che si sono convertiti e viene lanciato un appello ad attaccare i cristiani. "Tra questa pubblicazione di Dabiq e il prossimo massacro che verrà eseguito contro di loro dai soldati nascosti del Califfato, ai quali viene ordinato di attaccare senza ritardi - si legge su Dabiq - i crociati possono leggere perché i musulmani li odiano e li combattono".
La chiamata alle armi di Dabiq è rivolta ai lupi solitari, come Adel Kermiche e Abdel-Malik Nabil Petitjean che hanno sgozzato padre Jacques a Saint-Etienne. Nell'ultimo mese se ne sono attivati diversi e hanno messo in ginocchio l'intera Europa.
Dalla strage di Nizza ai molteplici attacchi terroristici in Germania, il Vecchio Continente sta scoprendo l'arma più forte dello Stato islamico: musulmani radicalizzati che, senza alcuna preparazione e senza alcun accordo logistico con Raqqa, colpiscono ovunque ed in qualsiasi momento e ammazzano senza alcuna pietà per portare il caos e spingere l'Occidente alla guerra civile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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