Non ci sono ancora conferme ma pare che il leader dei talebani afghani, mullah Akhtar Mansour, sia rimasto ferito dopo una sparatoria avvenuta a seguito di una lite scoppiata durante una riunione di comandanti talebani. La notizia è stata riferita dal portavoce del primo vicepresidente Abdul Rashid Dostum, secondo quanto riportato da alcuni media locali: "Mansour è rimasto gravemente ferito. È stato portato all’ospedale e non sappiamo se è sopravvissuto". I talebani hanno subito smentito. Il fatto sarebbe avvenuto durante una riunione dei ribelli islamici vicino a Quetta, nella provincia sud occidentale del Baluchistan.
Mansour aveva preso il posto del mullah Omar, dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 2013 per malattia. Classe 1960, nato a Kandahar, Mansour era stato ministro dell'Aviazione durante il regime dei talebani dal 1996 al 2001. Dopo una notte di consultazioni a Quetta (Pakistan) era stato "eletto" leader dei talebani. Pare che lo stesso mullah Omar lo avesse indicato come suo successore, anche se non ci sono conferme.
Il portavoce dei talebani afghani Zabihullah Mujahid ha smentito la notizia del ferimento del mullah Mansour. Anche un'altra fonte, sempre vicina al gruppo di Mansour, ha detto ai media locali che nei giorni scorsi il leader era a Peshawar e non a Quetta.
Il fatto corrisponde invece a verità secondo la fazione ribelle dei talebani. Una fonte avrebbe confermato all’Ansa di Kabul che vicino a Quetta è avvenuto un violento litigio e che Mansour sarebbe ricoverato in un ospedale della città pachistana. Il diverbio avrebbe causato la morte di cinque militanti. Se fosse vero si tratterebbe del secondo scontro tra talebani da quando è avvenuta la spaccatura del movimento dopo la notizia della morte del mullah Omar diffusa a fine luglio da una fonte di intelligence afghana. A metà novembre, infatti, si era saputo che il mullah Dadullah, vice capo di una fazione di talebani separata dal gruppo storico fondato da Omar, era stato ucciso in una sparatoria fra militanti nel distretto di Khak-i-Afghan della provincia meridionale di Zabul. Per ora non sono per ora giunte conferme dal palazzo presidenziale. Attualmente il governo è rappresentato dal generale Dostum in quanto il presidente Ashraf Ghani si trova in Germania per una visita di Stato.
Pakistan e Afghanistan si sono impegnati a rilanciare i negoziati con i talebani afghani, interrotti dopo la notizia della morte del mullah Omar a fine luglio. Lo riferisce un comunicato del governo di Islamabad. Il processo di riconciliazione con i ribelli islamici è stato al centro di un incontro tra il presidente afghano Ashraf Ghani e il primo ministro pachistano Nawaz Sharif ieri a Parigi a margine della conferenza sul clima. "Entrambi i leader - si legge nella nota - sono d’accordo nel lavorare insieme a coloro che vogliono partecipare a questo processo come parti politiche legittime e, insieme al governo afghano, contrastare coloro che rifiutano il dialogo".
All’incontro ha anche partecipato il premier britannico David Cameron, che ha offerto l’assistenza del proprio governo nel delicato processo di riappacificazione del Paese, devastato da 13 anni di guerra. Il prossimo 9 dicembre è prevista una visita di Ghani a Islamabad per una conferenza regionale chiamata "Hearth of Asia-Istanbul Process" sponsorizzata da entrambi i Paesi e a cui sono stati invitati i ministri degli Esteri di Azerbaijan, Cina, India, Iran, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Russia, Arabia Saudita, Tajikistan, Turchia, Turkmenistan e Emirati Arabi.
Il Pakistan intanto oggi ha impiccato quattro uomini coinvolti nel massacro dello
scorso anno di 134 bambini in una scuola militare di Peshawar. Lo confermano tre fonti della sicurezza. I quattro erano considerati membri del gruppo Jihad Toheedwal (Twg), una fazione dei talebani pachistani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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