Londra, nessuno compra l'attico allo Shard: colpa della Brexit

Nel grattacielo disegnato da Renzo Piano, gli appartamenti sono rimasti invenduti

Londra, nessuno compra l'attico allo Shard: colpa della Brexit

Gli appartamenti in cima allo Shard, il grattacielo più alto di Londra e di tutta Europa, progettato da Renzo Piano, sono disabitati. E non c'entra il costo da capogiro, che va dai 30 ai 50 milioni di sterline, pari a 35 e 55 milioni di euro. Eppure nessuno li ha acquistati, dal 2013, anno in cui la torre è stata costruita, e da ormai più di due anni, non sono in corso trattative, per riempire i dieci appartamenti di lusso ai piani più alti. Ma se la colpa non è del prezzo, di chi può essere? Secondo gli esperti, a frenare i londinesi nell'acquisto sarebbe la Brexit.

Infatti, secondo quanto riferisce Repubblica, il mattone ha perso il 5 per cento da quando la Gran Bretagna ha votato l'uscita dall'Unione Europea e, ora che si presenta il rischio di una separazione senza accordo, il mercato immobiliare è entrato in crisi ancora di più. Infatti, i proprietari delle case di lusso ricevono offerte bassissime e, piuttosto che vendere, preferiscono aspettare che la crisi passi. Intanto però gli appartamenti rimangono deserti: oltre a quelli dello Shard, sono rimasti invenduti anche gli attici di Center Point, nuovo complesso di lusso, il cui prezzo parte dal milione di sterline.

Ma la Brexit non è la sola cosa a preoccupare i londinesi: l'altro problema sarebbe, a detta degli investitori con molta disponibilità economica, la vittoria del laburista Jeremy Corbyn che, in caso di elezione a primo ministro, aumenterà le tasse ai ricchi.

Così loro si muovono con cautela, pronti a scappare da Londra se Corbyn dovesse essere eletto.

E, nel frattempo, il mercato immobiliare resta fermo, nonostante a Londra si continuino a costruire case e complessi residenziali, che il più delle volte restano vuoti.

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