L'ultimo ordine del comandante? Non comunicare ai passeggeri la morte imminente

È l'ipotesi che emerge dalle rilevazioni della scatola nera

Un airbus A320 della Germanwings
Un airbus A320 della Germanwings

Hanno capito che stavano per morire? Solo alla fine. Almeno stando alle rilevazioni della scatola nera, secondo cui i passeggeri non si sono accorti di nulla fino a pochi istanti prima dello schianto quando si sentono delle grida.

"Le urla dei passeggeri si possono sentire pochi attimi prima dell’impatto dell’aereo", ha spiegato il procuratore di Marsiglia Brice Robin, aggiungendo che "la morte è stata immediata, istantanea". Tuttavia la tragedia dura otto minuti. Interminabili. Ed è qui che potrebbe avere avuto un ruolo fondamentale il comandante Patrick Sonderheimer.

Perché dopo aver bussato insistentemente alla porta della cabina di pilotaggio e dopo aver chiamato più volte il copilota Andreas Lubitz e aver cercato di abbattere la porta blindata, continua a regnare il silenzio tra i passeggeri. A parte quelli seduti nelle prime file, che probabilmente si saranno resi conto di qualcosa, non c'è panico, non c'è confusione, non c'è paura. O almeno non si sente dalla scatola nera.

Non arrivano rumori nemmeno dai 16 studenti di un liceo tedesco e dai due neonati. L'ipotesi è che il comandante abbia impartito l'ultimo ordine a se stesso o all'equipaggio - poco cambia - e cioè quello di non dire nulla, di non avvisare della morte in arrivo.

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