Questo referendum non s'ha da fare. Dopo aver impugnato la Ley de transitoriedad approvata dal Parlamento catalano, ora Madrid si scaglia contro i sindaci catalani. La procura spagnola ha infatti dichiarato indagati ben 700 sindaci favorevoli al referendum del primo ottobre sull'indipendenza della Catalogna. Solo qualche giorno fa, la Corte Costituzionale ha sospeso la convocazione del referendum proibendola e ha avvertito che le azioni mirate all'organizzazione della consultazione possono costituire reati. La convocazione dei sindaci in Procura arriva dopo che gli stessi hanno assicurato ai cittadini catalani la possibilità di usare le strutture pubbliche per il voto - considerato illegale da Madrid - del 1° ottobre.
Questa lista è stata pubblicata sul sito dell'Associazione dei Comuni per l'Indipendenza.
Intanto il procuratore generale spagnolo, Jose Manuel Maza, avverte che il comportamento delle autorità pubbliche a favore dell'organizzazione del referendum può costituire reati come la prevaricazione e l'appropriazione indebita di fondi pubblici, che possono portare a pene fino a otto anni.
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