Un medico rivela la "pericolosa malattia mentale" di Lady D

Un medico di corte diagnosticò a Lady D una malattia mentale di tipo genetico che avrebbe potuto creare un "disastro dinastico". Spunta fuori solo ora una lettera a firma del medico Sir John Battensua. Certo, la bulimia e la depressione della "principessa triste" non sono una novità. Ma, forse, non erano soltanto conseguenza di un matrimonio infelice e di una situazione familiare precaria.

Il dottore di corte ha avuto modo di visitare Diana durante i primissimi anni di matrimonio, quando comunque il rapporto tra lei e Carlo era già compromesso e il fantasma di Camilla aleggiava sulla loro unione. Nel referto medico - rinvenuto dal Daily Mail - si legge che la "pericolosa condizione" della Spencer era genetica e avrebbe potuto essere trasmessa ai due figli (all'epoca già nati). Ma non fu soltanto Batten ad occuparsi della salute di Lady D, esaminata anche da altri tre colleghi fedeli alla corona. Infine, una cartella clinica datata febbraio 1983 e firmata dallo psicanalista Alan McGlashan - medico di fiducia di una Diana già allontanatasi dalla famiglia reale - dissentiva sensibilmente dal giudizio dei colleghi.

McGlashan scrisse nel referto che Sir John e gli altri medici di Buckingham Palace erano molto spaventati dai sintomi presentati da Lady D e "paventavano la possibilità di un disastro dinastico". Diana confessò allo psicanalista che i tre medici di corte le somministrarono degli antidepressivi e la fecero sottoporre a una terapia comportamentale, anche perché la principessa era solita sognare dei mostri marini durante la notte. Nessuna terapia funzionò.

Ora su quella diagnosi spuntano nuovi dubbi.

Che i medici di corte abbiano esagerato volutamente la diagnosi sui problemi psicofisici di Diana per allontanarla dalla Royal Family? Tutte le ipotesi sono aperte, ma questo dell'eventuale malattia mentale genetica è l'ennesimo mistero sulla sorte di Lady D una delle principesse più amate di sempre.