È arrivata in Italia su un volo di Stato Meriam, la 27enne cristiana trattenuta a Khartoum dopo essere stata condannata a morte per apostasia e poi rilasciata. Con lei, oltre al marito e ai due figli, c'è il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, che segue da tempo il caso della donna sudanese.
Il caso della ragazza era stato citato dal premier italiano in occasione del suo discorso di inaugurazione del semestre europeo a Strasburgo: "Se non c’è una reazione europea non possiamo sentirci degni di chiamarci Europa", aveva sottolineato parlando di lei e delle ragazze nigeriane sequestrate dagli islamisti di Boko-Haram. E proprio Matteo Renzi, insieme a Federica Mogherini, ha accolto Meriam all'aeroporto di Ciampino. "Anche oggi siamo felici. Oggi è soltanto un giorno di festa", ha detto il premier, mentre il ministro degli Esteri ha sottolineato: "Abbiamo seguito il caso sin da prima che fosse resa nota la condanna. Grazie al grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma. Ora lei ha bisogno di tranquillità con la sua famiglia". "Credo che Meriam e i due figli avranno degli incontri importanti nei prossimi giorni e poi si trasferiranno negli Stati Uniti", ha aggiunto Pistelli.
Gratitudine e gioia sono stati espressi anche da Papa Francesco che in mattinata ha incontrato Meriam. Un colloquio, quello avvenuto a casa Santa Marta, durato circa mezz’ora. Il Pontefice, ricevendola in un clima definito di "grande serenità" l’ha ringraziata per la sua "testimonianza di fede" e la sua "costanza".
"Vuole essere un segno di vicinanza per tutti coloro che soffrono a motivo della loro fede e della pratica di fede", ha spiegato il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, "È un gesto che va oltre l’incontro e diventa un simbolo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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