In queste ore tesissime, gli occhi sono puntati anche sulla Turchia di Recep Tayyip Erdoğan, che in risposta alla richiesta avanzata dall'Ucraina ha infine manifestato l'intenzione di bloccare l’entrata delle navi russe nel mar Nero mediante la chiusura dello stretto dei Dardanelli e del Bosforo.
Ad esprimere preoccupazione per le mosse che potrebbero essere attuate in futuro è Guido Crosetto. "L'invasione dell'Ucraina farà male a tutti e non avvantaggerà nessuno, nemmeno Putin: infatti, le sanzioni finanziarie da parte dell'Occidente peseranno tantissimo sulla Russia", ha infatti spiegato ad Italia Oggi, precisando che al momento si stanno scavando dei veri e propri solchi, degli schieramenti che potrebbero portare ad un confronto più ampio. "Per immaginare che cosa potrebbe accadere, basta pensare che in passato sono scoppiate guerre mondiali per problemi minori", ha aggiunto.
Giorgia Meloni non ha avuto problemi ad esprimere parole di condanna nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Secondo Crosetto "persino la moglie di Putin gli direbbe che ha sbagliato". In Italia, in ogni caso, si tende troppo spesso a creare delle fazioni, ha spiegato il politico, che riconosce l'errore del nostro Paese di non aver dialogato a sufficienza con la Russia. Russia che si è poi sempre più spinta verso paesi come la Cina. "Non bisogna mai chiudere i canali diplomatici", ha dichiarato Crosetto. "Questo non è il momento di discutere, ma di far tornare indietro Putin nella sua decisione ed evitare di spingerlo verso la Cina: la questione energetica la affronteremo più avanti", ha concluso.
A preoccupare l'ex sottosegretario alla Difesa sono anche le mosse della Turchia, che tramite la Convenzione di Montreux può effettivamente chiudere alle navi russe il passaggio per il Mar Nero. Ma ci sono delle precisazioni da fare. Secondo l'articolo 19, infatti, in caso di non partecipazione della Turchia in un conflitto, Ankara può decidere il blocco delle navi militari appartenenti agli Stati in guerra. C'è però una clausola, rimarcata dallo stesso ministro degli Esteri turco: le navi da guerra degli Stati in conflitto, se separate dalle loro basi, avranno comunque la possibilità di raggiungerle. Ecco perché la scelta della Turchia è apparsa, per adesso, come una mossa più formale che sostanziale.
Analizzando la situazione, Crosetto si è detto preoccupato dal ruolo che può giocare Ankara nel conflitto scoppiato fra Russia ed Ucraina. La Turchia, per il politico, è "un paese che non sembra molto neutrale: anzi, potrebbe schierarsi con l'Ucraina".
"Negli ultimi giorni, alcuni carri armati russi sono stati distrutti da droni turchi", ha ricordato Crosetto.
"Farsi difendere dalla Turchia non è positivo, perché è sempre più lontana dalla Nato. Queste situazioni, come l'Afghanistan, testimoniano che, in tutto il mondo, le sanzioni finanziarie non servono ad evitare guerre", ha conlcuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.