Michigan, manifestanti armati chiedono la riapertura dello stato

Migliaia di manifestanti armati e a bordo delle loro automobili sono scesi in piazza in Michigan per protestare contro il lockdown, chiedendo la riapertura immediata delle attività

Michigan, manifestanti armati chiedono la riapertura dello stato

Migliaia di manifestanti armati, a bordo delle loro automobili, hanno deciso di violare la quarantena e di sfilare davanti al Campidoglio di Lansing, il maggiore centro abitato della Contea di Ingham e capitale dello Stato del Michigan, per protestare contro il lockdown e chiedere la riapertura delle attività. Le bandiere sono quelle di Gadsden, con il vessillo che ritrae il celebre serpente a sonagli su sfondo giallo e la scritta Dont tread on me, associata al libertarismo di destra. "È tempo che il nostro stato apra" spiega uno dei manifestanti dalla sua auto, riporta il Guardian. "Siamo stanchi di non poter acquistare le cose di cui abbiamo bisogno, di non poter andare dal parrucchiere. È giunto il momento di aprire".

In Michigan manifestanti in auto contro il lockdown

I manifestanti, simpatizzanti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sono scesi in piazza per protestare contro la quarantena imposta dalla governatrice democratica del Michigan, Gretchen Whitmer, la quale ha replicato di comprendere la frustrazione della gente ma ha evidenziato come questa protesta non farà altro che diffondere il Covid-19 ulteriormente, con la conseguenza che il lockdown dovrà essere prolungato ulteriormente. Attualmente, i casi di Covid-19 confermati in Michigan sono 28.059, di cui 433 guariti e 1.921 decessi. La contea più colpita è quella di Wayne, con 12.544 positivi, seguiti dalla Contea di Oakland, con 5.576 contagi. La protesta è iniziata sei giorni fa, quando la governatrice democratica ha firmato un ordine esecutivo per prolungare il lockdown di un altro mese e ha approvato anche nuove restrizioni, andando oltre quelle approvate negli altri stati confinanti. Tali restrizioni, spiega Fox News, che saranno in vigore almeno fino al 1° maggio, hanno suscitato critiche da parte dei repubblicani conservatori nello stato, che sostengono che la governatrice stia ostacolando le libertà civili dei cittadini. Soprannominata "Operazione Gridlock" la protestata è stata organizzata dalla Michigan Conservative Coalition.

L'America profonda contro la quarantena

"Cominciamo col dire che alcune contee hanno pochissimi casi Covid-19 o non ne hanno affato, e sono state chiuse", ha detto Rosanne Ponkowski, presidente della Conservative Coalition. "Questo non risolverà i problemi". Come riporta La Stampa, in generale è il cuore dell’America che non vuole chiudere. Sono otto gli Stati - tutti a maggioranza repubblicana nel centro del Paese - che finora si sono rifiutati di bloccare le attività economiche. In Nebraska e in South Dakota però i contagi stanno aumentand, ma ora Trump è determinato a riaprire il Paese. Secondo il presidente Usa, riporta l'agenzia LaPresse, i dati registrati nel Paese indicano che gli Stati Uniti hanno "superato il picco" dell'epidemia di Covid-19. Parlando durante il briefing quotidiano con la stampa, Trump ha definito gli ultimi numeri "incoraggianti", e ha detto che hanno spianato la strada "verso la riapertura del Paese".

Le linee guida per la ripartenza, che verrano rese note oggi dalla Casa Bianca, dovrebbero aprire la strada a un allentamento del distanziamento sociale nelle aree a bassa trasmissione del coronavirus, mentre rimarranno in vigore nei luoghi più colpiti. Le decisioni finali spetteranno ai governatori.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica