"L'Europa non è un menu à la carte, è un progetto politico". Questo è il messaggio lanciato da Emmnauel Macron dopo il vertice informale di Strasburgo fra i capi di Stato e di governo dell'Unione europea. Secondo il presidente francese la responsabilità di "crisi e tensioni" sui migranti e sull'accoglienza è di chi usa un approccio duro, soprattutto da parte di chi "rifiuta di rispettare il diritto umanitario e internazionale" e che non accoglie i barconi nonostante siano il Paese più vicino.
"I Paesi non vogliono Frontex o solidarietà? Usciranno da Schengen. I Paesi non vogliono più Europa? Usciranno dai fondi strutturali", ha aggiunto Macron agli altri leader europei. E ha confermato che ci sono Stati membri che amano l'Ue solo quando si tratta di ottenere benefici ma "generano problemi" perché non ne rispettano le regole. Un avvertimento rivolto in particolare al Gruppo Visegrad, che da tempo si ribella alle quote di distribuzione.
Un messaggio molto simile a quello inviato da Angela Merkel: "Non è possibile che ciascuno possa scegliere ciò che vuole". Questo il commento della cancelliera quando è stato discusso di "solidarietà flessibile" sui migranti. L'idea circolata in queste ore a Strasburgo è che ogni Paese membro dell'Unione europea possa scegliere se accogliere migranti o pagare maggiori contributi finanziari.Un'idea che non piace a Berlino ma che ha invece proposto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
"Alcuni ricevono rifugiati, altri, che non vogliono farlo, o non possono, anche se dovrebbero, devono muoversi in solidarietà", ha detto Juncker, sottolineando che "la solidarietà
è necessaria in Europa, non è una parola vuota". Un'apertura nei confronti dei Paesi più restii ad accettare i migranti, in particolare quelli dell'Europa orientale, ma che prevede adesso uno scontro con la Merkel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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